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Canile: mercoledì 31 la presentazione del progetto preliminare

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : martedì, 30 agosto 2005

Si avvia a conclusione il percorso per l’approvazione del progetto del nuovo canile. Mercoledì 31 agosto sarà presentato ai sindaci elbani il lavoro preliminare che i tecnici della Comunità Montana hanno elaborato con la collaborazione del Settore Veterinario della ASL, del comune di Capoliveri, delle associazioni di volontariato. L’approvazione da parte delle amministrazioni comunali dell’isola è un passaggio indispensabile per accedere al consistente finanziamento regionale che permetterà di ridurre notevolmente i costi a carico degli enti elbani, accelerando i tempi della costruzione del canile di Colle Reciso. La regione ha espresso in più occasioni l’interessamento per la questione del randagismo all’Elba, finanziando prima un progetto finalizzato al rafforzamento dell’anagrafe canina e seguendo poi tramite il dottor Leto, responsabile per la Toscana del settore veterinario, l’iter che porterà finalmente l’isola a dotarsi di una struttura in grado di risolvere il problema dell’accoglienza dei cani abbandonati o smarriti. Vogliamo ricordare che la realizzazione del canile non è un’opzione da mettere in discussione o una scelta da valutare. La legge parla chiaro e da questo punto di vista è palese l’inadempienza decennale delle amministrazioni dell’isola. Gli elbani soffrono della mancanza di un servizio che dovrebbe essere garantito istituzionalmente, con l’aggravante della condizione insulare, che rende molto complicato e costoso appoggiarsi a strutture esterne. La sensibilità nei confronti del problema è diffusa e lo sforzo in direzione di una soluzione rapida ed ottimale è grande e vede coinvolti enti, amministrazioni, associazioni di volontariato e persino il Viceprefetto di Livorno, il dottor Testi, che ha seguito con attenzione l’intero percorso, in particolare sul piano dei contatti con la Regione Toscana. Vogliamo sottolineare quanto sia opportuno per i comuni elbani approfittare diuna condizione estremamente favorevole e forse irripetibile per risolvere una questione importante, anche politicamente, come quella del canile, con un impegno economico, in particolare per i comuni più piccoli, assolutamente sostenibile. Dubitiamo che qualcuno pensi ancora che il volontariato possa continuare areggere il carico del randagismo all’Elba e che si possa fare a meno di una struttura di accoglienza per i cani abbandonati. Ostacolare, per miopia politica o errate valutazioni di sorta, il processo avviato sarebbe un errore imperdonabile.


portoferraio canile occupazione

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