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A Sciambere dei mostri di coerenza

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 28 agosto 2005

Leggo ora ora su elbareport la posizione che ha assunto Rifondazione sul Villaggio Paese. storicamente, la chiarezza di idee e la ponderatezza nelle scelte dello sviluppo hanno sempre contraddistinto la sinistra, anche i nostri rifondatori fin dagli anni 80 (quando venne “inventato” il Villaggio Paese), occupando posti chiave delle varie amministrazioni di sinistra del paese, hanno avuto tale tenacia nel sostenere questo progetto. Purtroppo alle ultime elezioni comunali non è stato possibile ,per svariati motivi, trovare un accordo elettorale. Ma i nostri caparbi rifondatori hanno trovato subito dove collocarsi politicamente, contribuendo alla campagna elettorale prima e festeggiando la vittoria dopo, del Senatore Bosi incassando pure, i ringraziamenti pubblici dell’ex vicesindaco Paola Mancuso. Adesso questa presa di posizione contraria all’amministrazione ci fa piacere. Si vede che il loro “orgoglio comunista” si è fatto sentire anche se a distanza di 4 anni. Sarebbe stato opportuno discuterlo prima in una sede più appropriata invece di seguire il vessillo dei contrari, nato in ambienti Radical Chic in cui il motto “pancia piena, non conosce digiuno”. Vi consiglio di chiarirvi bene le idee e fare uso di quel bene chiamato coerenza che in politica non solo è una virtù ma serve anche a far riconoscere alla gente chi assume un atteggiamento serio nel perseguire le proprie idee fino in fondo da chi invece cavalca l’onda per cercare di rimanere a galla. Spero solo che per le prossime elezioni si riesca a trovare l’accordo e poter dire che la sinistra è unita, anche se i rifondatori piaggesi, con Liberazione in tasca, continueranno a votare per il Bosi. Un vecchio comunista Da vecchio comunista (che non ha mai votato Rifondazione) a vecchio comunista, ti ricordo due versi di una canzone "militante": "Chi non vuol piegar la testa, venga a aggiungersi alla lista - Chi non vuol piegar la testa è comunista". Come dire che il coraggio per chi si vuol definire comunista non è un optional, è compreso nel prezzo da pagare, e chi si trincera dietro sigle di comodo e non spara a testa alta il suo nome si comporta da comunista molto, ma molto per modo di dire, è pronto per polemizzare con Gnogna, Bubba, Tatta, Doriane Fallaci e pettegolume consimilare. Non sono dentro così le cose riesi, non so se qualcuno davvero abbia votato Bosi e vada a giro con Liberazione sotto il braccio, se lo ha fatto (votando Bosi da comunista) è sicuramente un caso da neurodeliri. Permettimi però di farti notare la "conseguenza zero" di chi come te si proclama baluardo contro il senatore pistoriese, accusando pure di defezione davanti al nemico qualcuno, e per meglio farlo appoggia quella schifezza ambientale del ripascimento cavese, e quell'altra megalomane schifezza urbanistica del villaggio-paese. Non so per finire se Mancuso ha ringraziato i rifondaroli dopo il voto, so chi ha ringraziato quattro anni dopo quando le è stato servita da un bell'inguacchio consociativistico modello anni '80 una lucrosa carica. Alla via così ... non ho bisogno di firmare (io) P.S. Circa la foto che correda il pezzo, guarda un po', a proposito di vecchi comunisti, cosa è schizzato fuori dall'archivio di Renzo Paoli: una foto scattata a Firenze nel settembre 1975 che ritrae un bel gruppetto di comunisti elbani, giovani, fieri e un po' ingenui (ora necessariamente vecchi o giù di lì e molto più scafati), io mi ci sono riconosciuto, chissà se ci sei anche tu?


comunisti firenze 75

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