Egregio Direttore, non so se ci ha fatto caso, ma c’è una parola che all’Elba non viene detta volentieri dai politici ed egualmente malvolentieri scritta da qualche giornalista. Vediamo se Lei ed i lettori riuscite ad indovinarla, citando solo gli episodi più recenti, estrapolati dal suo sito e dalle pagine di giornali locali che riferiscono gli stessi fatti: 1) Si firma un accordo sul cosiddetto “Piano Strutturale Unico” tra Comuni e Regione, tutti intervengono, applaudono, dichiarano, si fanno vanto, sembra che lo abbiano chiesto, sostenuto, fatto addirittura manifestazioni per ottenerlo, l’Assessore Regionale ringrazia tutti, meno che quell’Associazione che ha imbastito, contro quasi tutti gli attuali laudatori, tutto il casino che ha portato a questo (a proposito cosa è “questo” di veramente sostanzioso?); 2) Un’Associazione segnala l’insostenibile situazione della baia e dell’Area Umida di Mola, la Capitaneria di Porto interviene e fa (quasi) piazza pulita delle boe abusive a Mola, qualcuno segnala che il Comune di Capoliveri se ne frega, intervengono di nuovo Capitaneria e Forestale, un Consigliere di Capoliveri si imbufalisce e chiede di controllare anche gli altri campi boe abusivi degli altri comuni elbani (come se l’abuso degli altri giustificasse il suo e giustificasse anche il fatto che un Amministratore Pubblico a conoscenza di reati non li denunci a chi di dovere), grande (mica tanto) scandalo, ma nessuno cita l’Associazione che ha sollevato per prima il problema di Mola; 3) Un’Associazione segnala perdite dalla rete idrica, l’ASA interviene, nessuno cita l’Associazione, qualcuno parla di cittadini arrabbiati (gli stessi che si sono rivolti all’Associazione perché li aiutasse a risolvere il problema); 4) L’altr’anno un’Associazione propone, in una iniziativa pubblica affollata di Amministratori e operatori turistici, di organizzare Trekking urbano e passeggiate archeologiche, qualche Comune accoglie l’idea, la cosa ha successo, ma ci si guarda bene dal ringraziare chi ha avuto l’idea; 5) L’altr’anno un’Associazione costringe il Comune di Capoliveri a sospendere l’installazione di un’antenna per la telefonia a Lacona e a ritirare la delibera di concessione, la stessa Associazione denuncia quest’anno che i lavori sono ripresi e l’antenna funzionerà grazie ad una nuova concessione della nuova Amministrazione Comunale, dopo parte una raccolta di firme, quasi nessuno cita l’Associazione che ha denunciato il fatto; 6) Un’Associazione denuncia lo stato di degrado dell’Orto Botanico di Monte Perone, la Comunità Montana interviene e ripristina l’Area, si parla di lavori eseguiti grazie a segnalazioni di cittadini, non si cita l’Associazione che ha denunciato il fatto ; 7) Il Comune di Capoliveri propone una campagna per la pulizia dei fondali, sembra la fotocopia di un’iniziativa fatta da un’Associazione qualche anno fa proprio all’Elba e molto criticata da un noto sommergibile elbano, il Comune si guarda bene dal citare la passata esperienza ma invita ad organizzarla anche chi la aveva denunciato quella precedente; 8) Un’Associazione mette su una campagna di avvistamento dei cetacei, molti la copiano e scopiazzano, nessuno dice che l’idea l’ha avuta quell’Associazione… La lista sarebbe ancora lunga e questi sono solo alcuni esempi di quelli che mi vengono in mente. Particolarmente attiva nella negazione del nome proibito pare una Televisione locale di cui anch’io vorrei tacere il nome, ma anche altri organi di stampa ci danno, tra amnesie e scordamenti, depennando quella che sembra un’Associazione utile per la quantità di informazioni che fornisce (occupando a volte paginate intere), ma per qualcuno, evidentemente, con un nome un po’ troppo ingombrante da fare. Non capisco tre cose: Quell’Associazione fa troppo, è troppo invadente? Quell’Associazione disturba troppo qualcuno? Quell’Associazione non si è stancata di fare articoli e dare idee a chi non ha nemmeno il coraggio di citarla?
Mirino