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Tenta di impiccarsi in carcere con i lacci delle scarpe, salvato è ancora grave

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 05 agosto 2005

La Casa di Reclusione di Porto Azzurro è stata nel primo mattino di Giovedì 4 agosto 2004 teatro di un tentativo di suicidio da parte di un detenuto ristretto nella struttura. Durante il routinario controllo delle ore 6 un Agente della Polizia Penitenziaria in Servizio a Forte S.Giacomo ha trovato l'autore del gesto che si era appeso alle sbarre della sua cella per il collo, utilizzando dei lacci da scarpe. L'uomo è un trentenne di origine milanese condannato per omicidio che ha ancora da scontare piu di venti anni di carcerazione e che ha approfittato per portare a compimento il suo tentativo del fatto che non aveva compagni di cella. L'agente con alcuni colleghi riusciva però a liberare precipitosamente dal cappio il detenuto che, per quanto in stato d'incoscienza risultava ancora in vita, e veniva portato con la massima urgenza all'ospedale di Portoferraio. Ma dal nosocomio elbano, per lo stato in cui si trovava il detenuto, di particolare gravità a seguito del soffocamento patito, si decideva un trasferimento in continente, che veniva curato dalla autoambulanza del SS.Sacramento di Portoferraio partita dall'Isola con il traghetto delle 10.15. Il mezzo di soccorso sul quale aveva preso posto, con gli agenti un medico elbano, puntava veso Livorno, nel cui ospedale, all'interno del reparto rianimazione, veniva ricoverato l'uomo. Le ultime notizie parlano ancora di una stazionaria gravità.


Porto Azzurro carcere forte san Giacomo

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