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Da dove arriva quella nave?

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : venerdì, 29 luglio 2005

Nel mentre l’Alliance si trovava nella tempesta di sabbia, per staccare qualche ora dalla tensione delle redazioni incasinate, dalle telefonate fumanti da mezza Italia, niente di meglio che la lettura di un buon vecchio libro, di quelli ancora con le pagine di carta. L’autore è un inviato di una agenzia di stampa polacca, Ryszard Kapuscinsky, che nel “In viaggio con Erodoto”, fa un continuo parallelismo con le “Storie” del “reporter” greco vissuto circa 2.500 anni fa, ed il suo lavoro di cronista. Le “Storie”, dice Kapuscinsky, più che un’opera storica sono, grazie agli innumerevoli viaggi di Erodoto, “il primo grande reportage della letteratura mondiale”. A pagina 237 però, a dispetto delle nostre intenzioni di evasione ( l’isola del diavolo si barcamena da sempre tra evasioni ed invasioni), troviamo una sovrapposizione impressionante tra la letteratura, il giornalismo (quello vero), e le news pianosine: "Ma come era venuta ad Erodoto quella passione? Forse tutto era cominciato da una di quelle domande che fanno i bambini: “Da dove arrivano le navi?. Giocando con la sabbia in riva al mare, i bambini vedono improvvisamente spuntare all’orizzonte una nave che, venendo verso di loro, diventa sempre più grande. Ma di dove viene? Sono domande che di solito la maggior parte di essi non si pone. Di tanto in tanto però ce n’è uno che, costruendo il suo castello di sabbia, chiede: “ma di dove arriva quella nave? Quella linea lontana sembrava la fine del mondo: possibile che dietro di essa ci sia un altro mondo e dietro, un altro ancora? E di che mondi si tratta?”. Il bambino comincia a cercare una risposta e, una volta diventato grande, la cerca con sempre più insistenza e curiosità. (…..) Erodoto viaggia per rispondere al bambino che chiede: “Da dove arrivano le navi che spuntano all’orizzonte? Se quello che vediamo laggiù non è il confine del mondo, vuol dire che ci sono altri mondi? E come sono?”. Quando sarà grande, avrà voglia di conoscerli. Meglio però che non cresca del tutto e che rimanga in parte bambino: solo i bambini sanno porre domande importanti e sono davvero curiosi di sapere. Erodoto infatti va alla scoperta dei suoi mondi con l’entusiasmo e la passione di un bambino. La sua scoperta principale è che i mondi sono molti e tutti diversi. Che sono tutti importanti e che bisogna conoscerli, poiché le altre culture sono specchi che riflettono la nostra, permettendoci di capire meglio noi stessi. E’ impossibile definire la propria identità finché non la si è confrontata con le altre. Ecco perché Erodoto, dopo aver scoperto la cultura degli altri come specchio nel quale rifletterci per comprenderci meglio, ogni mattina, instancabilmente, torna a rimettersi in viaggio".


mare sterminato panorama

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