L'odissea delle oratelle
Scritto da : Elena MaestriniPubblicato in data : mercoledì, 27 ottobre 2004
Il fatto che in mare ci siano i pesci, nonostante l’impoverimento delle nostre coste, per fortuna non è ancora una notizia da strillare più di tanto. Ma quando i pesci viaggiano da soli dentro una rete per l’allevamento e partono (molto probabilmente) dalla Gorgona per giungere a Capo S. Andrea la cosa fa un altro effetto. La “gita scolastica” nel regno di Nettuno, per alcune migliaia di oratelle non più lunghe di 6-7 cm abituate agli angusti orizzonti dell’allevamento, inizia all’incirca una ventina di giorni fa. Probabilmente a causa di una mareggiata che strappa gli ancoraggi la gabbia comincia a prendere il largo. Sostenuta dai galleggianti e diventata ormai un autobus marino, giunge davanti alla spiaggia di Sant’Andrea e lì termina la corsa. Non si sa bene come si sia aperta, o se qualche mano, pregustando ricche padellate di frittura, abbia favorito la fuoriuscita delle oratelle. Fatto è che adesso la gabbia è vuota ed il mare di S. Andrea è ripopolato di giovani pesciolini. Gli abitanti del posto sembra però che abbiano scelto la strada virtuosa del digiuno di paranza, e di fronte ai piccoli non abituati a cercarsi il cibo da soli si sono organizzati portandogli loro stessi il mangiare. Dal moletto di Sant’Andrea lo spettacolo è inconsueto: migliaia di riflessi d’argento che si contendono il pane. Per ora prevale lo spirito animalista, non si sa cosa succederà tra qualche mese quando, quelle che riusciranno a vincere la dura selezione del mare, dovranno fare i conti con gli appetiti che scateneranno le loro misure da porzione. Intanto per un paio di navigati Cormorani, dispensati dagli scrupoli vegetariani, in questi ultimi giorni le colazioni si sono fatte più ricche di proteine. Rimane la grossa rete vuota che galleggia ancorata a circa 100 metri dalla spiaggia, un relitto che dà anche un po’ fastidio ai residenti, ma che è testimone di una strampalata avventura come quella di migliaia di pesci che fecero un naufragio.
orate pesci mare