Da ieri il traghetto delle 20.30 della Moby Lines da Piombino aspetta i passeggeri dell’autobus FS/ATM che viene da Campiglia. L’associazione dei pendolari elbani ASVIPE vuole ringraziare il dirigente della Moby Comandante Giuseppe Savarese che ha reso possibile un aggiustamento di orario di pochi minuti, che però dal primo di ottobre, cioè da quando erano entrati in vigore gli orari invernali, stava provocando pesanti disagi sui viaggiatori, soprattutto studenti e pendolari, che rientrano all’isola la sera. Un ringraziamento doveroso va pure al Comune di Portoferraio, specialmente all’assessore alla portualità Marcello Giardini, che prima di altri ha portato a soluzione un prolema che aveva avuto ampio risalto nei giorni scorsi sulla stampa e sugli mezzi di informazione locale. Non proprio tutto il primo giorno è filato liscio, dal momento che ieri il traffico ferroviario ha subito pesanti ritardi in prossimità di Pisa per un incidente mortale e così una quindicina di passeggeri per l’Elba sono rimasti bloccati a Campiglia più del previsto: ma sicuramente andrà meglio in futuro. Caso mai è significativo che questo aggiustamento di orario non era mai stato possibile ottenerlo negli anni passati dalla Toremar quando nel periodo estivo aveva in linea il mezzo veloce, che alle ripetute richieste della nostra associazione di pendolari ASVIPE per ritardarlo di 5 minuti, aveva sempre rifiutato adducendo futili motivi, e addirittura che nel 2002 (forse per tagliar corto) ne aveva addirittura anticipato la partenza alle 20.25. Come pure un’altra mancanza di sensibilità della Toremar nei confronti degli elbani, già che ci siamo, è da sempre il fatto che a bordo della società pubblica non viene mai riconosciuto il diritto ai residenti di acquistare i biglietti alla tariffa scontata. Alla Moby invece i passeggeri residenti che salgono a bordo all’ultimo tuffo pagano lo stesso prezzo che se avessero fatto il biglietto in agenzia. E oggettivamente per chi dai treni, dagli autobus e dalle navi sale e scende continuamente, questo fa la sua bella differenza: un altro problema quindi per chi dei nostri amministratori vorrà in futuro occuparsene.