Nella giornata del 6 agosto si celebra una delle più tristi ricorrenze per l’umanità. Ogni anno il 6 Agosto si ricorda uno spaventoso crimine commesso in nome della democrazia: il primo dei due (per fortuna unici) bombardamenti nucleari che colpirono nel 1946 una popolazione inerme, un massacro senza precedenti di bambini, anziani e donne che avevano la sola colpa di appartenere ad una nazione nemica. Il 6 agosto quindi per il mondo è il giorno di Hiroshima, ma per questa frazione di mondo che sta oltre il canale di Piombino il 6 agosto è anche il giorno del ricordo di una più contenuta ma altrettanto cattiva strage. “Solo” in 5 persero la vita sulla strada che da S.Ilario scende a La Pila quel 6 agosto 1985, “solo” cinque giovani vite spezzate in maniera assurda da un incendio boschivo, doloso, come la maggior parte dei fuochi stupidamente feroci che hanno massacrato l’isola negli ultimi 30 anni. Un ricordo atroce anche personale, eravamo per scrivere della tragedia sull’Unità, all’ospedale di portoferraio, quando giunsero alcuni di quei corpi orrendamente devastati, decidemmo di puntare a terra l’obiettivo della Polaroid. Da allora il 6 Agosto divenne occasione di un ricordo che non ha mai concesso nulla alla ritualità, fu posto un cippo dove cinque pini apparentemente carbonizzati spogliati dalle fiamme devastanti trovarono la forza per far riesplodere l’anno successivo la loro vita, coprendosi di nuovo di aghi verdi. Presso quel cippo gli elbani, i campesi si riuniscono ogni 6 Agosto soprattutto per testimoniare la volontà di non mollare di mantenere la guardia alta contro chi continua a colpire con il fuoco. Per questo la cerimonia vede ogni anno presenti rappresentanze di tutti coloro che costituiscono la complessa (ma efficiente) macchina dell’antincendio isolano, i professionisti del Corpo Forestale dello Stato e dei Vigili del Fuoco i preziosissimi volontari dei diversi gruppi isolani tra i quali i “padroni di casa” del Gruppo Intercomunale di Protezione Civile dell’Elba Occidentale. E quest’anno oltre ad ascoltare la bella poesia “Cinque” (il cui testo abbiamo riportato nell’ultimo numero del nostro giornale) direttamente dall’autore Adriano “None” Pierulivo, e le riflessioni sull’evento dei ragazzi delle medie campasi, chi ha partecipato ha reso omaggio, attraverso il Sindaco Antonio Galli, che ha offerto una targa a due “supervolontari”: Andrea Martorella e il “nostro” Gian Mario Gentini, rispettivamente dieci e tredici anni passati a regalare il loro impegno alla comunità.
6 agosto 1 benedizione cippo
6 agosto 2 autorità
6 Agosto 3 Adriano Pierulivo
6 Agosto 4 Bimba
6 agosto 5 bimbetta
6 Agosto 6 Galli Martorella
6 Agosto 7 Galli gentini