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A Sciambere delle frecce e delle pale

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 05 luglio 2005

Caro Direttore, mi permetta di esprimere tutto il mio dissenso, come cittadino italiano inanzittutto e in secondo luogo come orgoglioso figlio di Ufficiale dell'Aeronautica Militare, per la presa di posizione del Signor Sebastiano Venneri di Goletta Verde. Come si permette di definire la manifestazione della gloriosa Pattuglia Acrobatica Nazionale senza senso e giustificazione, mancando lui, di sensibilità verso una gloriosa arma come l'Aeronautica Militare? Le Frecce Tricolori rappresentano la punta di diamante di migliaia di professionisti che hanno fatto dell'Arma Azzurra la loro missione. Professionisti che lavorano in molte parti del mondo tra le più impervie e pericolose, a prestare la propria opera di uomini di pace. E che assicurano l'incolumità dei cittadini italiana (compreso il signor Venneri), molto di più di quanto faccia lui con i cetacei. E' necessario fare chiarezza e portare dati, anziché parlare a sproposito cercando facile demagogia. Dimostri, dati scientifici alla mano, quali danni possa provocare ai cetacei ed al mare una manifestazione di pochi minuti di aerei supersonici. Se questi dati scientifici, supportati da studi seri, non esistono, eviti di pontificare e abbia più rispetto per gli uomini, oltre che per i delfini. E si occupi di cose serie (sbaglio o la zona "offesa" dagli MB339 è tra quelle più inquinate d'Italia per motivi industriali?). Cordiali saluti, Dott. Gianluigi Palombi, Alleanza Nazionale Isola d'Elba Caro Dottor Palombi Considerandola persona seria ed avvertita, e non un trombone improvvisatore, senza sostituirmi al Dott. Venneri (che conosco personalmente e stimo assai) più che risponderle, cosa che non mi compete, vorrei aggiungere qualche considerazione approfittando dell'occasione per chiarire (tante volte interessasse a qualcuno) cosa penso della vicenda. Personalmente rifiuto la divisione del mondo in buoni e cattivi e sono poco incline al fondamentalismo di qualsiasi segno. Per iniziare credo che quando si ragiona di ambiente spessissimo non siamo di fronte alla battaglia tra il bene e il male ma al confronto tra valori diversi. Faccio un esempio: preoccuparsi delle rotte dei migratori è sicuramente un valore, ma pure produrre energia pulita dal vento è un valore. Occorrerà valutare nel caso dobbiamo scegliere, per fare un'ipotesi (non del tutto teorica) se creare energia pulita o meno sulla rotta dei migratori, considerando laicamente costi, benefici, opportunità. Prevedendo che una pala di generatore eolico risultasse un'affettatrice d'uccelli (absit iniuria verbis) nefasta anche molto meno dell'inquinamento industriale, dei pesticidi sparsi allegramente nel nord est europeo e via dicendo, ma comunque rilevantemente, sarebbe un errore montare quella pala. Se al contrario i volatili defunti per impatto con la struttura metallica fossero computabili in qualche unità, beh, pace all'anima del piccione anzi colombo che non finirà i suoi giorni in casseruola con l'olive! Per tornare più specificamente al suo ragionamento credo che nessun ambientalista serio si sognerebbe di contestare l'uso di un elicottero per recuperare un ferito alle Calanche (anche se l'aeromobile portasse serio disturbo alla forse ultima colonia di Pernice Rossa). Goletta Verde e Legambiente hanno contestato l'opportunità di organizzare una manifestazione spettacolare (e basta) in un ambiente che giudicavano improprio dato che (a loro giudizio, ed anche a giudizio di chi ha firmato l'ultimo protocollo, il Governo Berlusconi di cui Bosi fa parte) non si dovrebbero organizzare simili rumorosi eventi nel Santuario dei Cetacei, come concerti di Marilyn Manson in chiesa, o gare di Formula 1 che transitino sul Ponte Vecchio. Mi pare una posizione rispettabile e ragionata ma lei, mi consenta, tratta delle persone serie come dei pazzi giacobini ignoranti. E non è così, guardi Palombi, la maggioranza degli ambientalisti è costituita da persone serie, moderate e documentate, ne sono certo, così come sono sicuro che i professionisti dell'Arma Azzurra siano in larghissima maggioranza una preziosa risorsa per il nostro Paese e che per fortuna oggi non vi siano più oggi tra di loro alti e processualmente conclamati traditori come quelli di Ustica. Riprendendo il suo ragionamento e considerando le Frecce Tricolori una sorta di reparto "di rappresentanza" nazionale, che deve essere seriamente valutato per il ruolo che svolge, siamo quindi ancora al confronto tra due valori. Deve allora consentire, mi perdoni, agli altri di pensarla diversamente da lei, senza per questo considerarli necessariamente come una genia di infangatori dell'amor patrio e delle sacre istituzioni. La ringrazio per averci scritto.