Lo scorso 17 giugno LEGAMBIENTE inviava al Sindaco di Campo nell’Elba, Antonio Galli - centrosinistra - e al Commissario del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, Ruggero Barbetti - centrodestra -, una lettera nella quale faceva propria la preoccupazione di alcuni abitanti della Frazione balneare di Fetovaia, una delle più belle spiagge e coste della Toscana. Nella lettera – che ad oggi non ha ricevuto risposta alcuna – si esprimeva preoccupazione per la possibile realizzazione di una costruzione sugli scogli della costa detta del “Coteretto” dove esiste un magazzino totalmente abusivo, risalente agli anni ’60. Già negli anni passati si tentò di trasformare il “magazzino” - un parallelepipedo in blocchetti nudi, privo di tetto e ricoperto di sassi ed erba - in abitazione, fu lo stesso Comune di Campo Elba a fermare l’operazione con un ricorso al TAR, accogliendo le proteste e le richieste degli abitanti di Fetovaia. Nel 1996 viene istituito il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e la costa del “Coteretto”, in omaggio alla sua bellezza ed alla grande importanza paesaggistica ed ambientale, viene inserita nell’Area Protetta, in seguito quel tratto di costa faceva già parte di un Sito di Interesse Comunitario dell’Unione Europea (SIC) che da un anno è stato addirittura trasformato in Zona di Protezione Speciale, nel quale, per ogni nuovo intervento, sarebbe necessario avviare la procedura di Valutazione di Incidenza. Inoltre a fianco del “magazzino” scorre un fosso considerato a notevole rischio idraulico e non risultano le necessarie opere di messa in sicurezza del corso d’acqua. Ma tutto questo non è bastato perché è accaduto l’incredibile. Il magazzino sugli scogli è stato condonato in barba ad ogni vincolo ambientale e paesaggistico, poi –nonostante nessuno lo abbia mai abitato – trasformato in civile abitazione, successivamente il Comune ha approvato la completa modifica del magazzino, il suo ampliamento, la costruzione di un tetto, lo spostamento del tutto verso il mare e la costruzione di muri di sostegno per proteggere la nuova casa dalla scarpata dove era appoggiato in precedenza il magazzino abusivo. In aggiunta, e per rendere più gradevole il soggiorno nell’ex-magazzino trasformato in casa vacanze, si è pensato bene di autorizzare anche un patio per la frescura degli evidentemente molto graditi nuovi abitanti. I lavori sono iniziati (vedi foto allegate). Noi pensavamo – anzi eravamo sicuri – che il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano non avrebbe concesso l’obbligatorio nulla-osta, non avrebbe premiato gli abusivi e non avrebbe tollerato una nuova costruzione a pochi metri dal mare. Speranza vana, il Parco Nazionale ha concesso tutto, senza quasi nulla eccepire, ed altrettanto hanno fatto tutti gli Enti interessati. Ci pare grave, incredibile e inaccettabile. Ci sembra l’ennesimo premio ai furbi ed agli abusivi ed è molto preoccupante che questo sia accaduto in un’area costiera così bella, delicata, teoricamente superprotetta e che tutto ciò sia stato avallato da un Parco Nazionale. E’ l’ennesimo e più grave episodio di una politica ormai decennale che ha visto il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano sempre pronto a sistemare gli abusi con “abbellimenti”, a trasformare baracche di lamiera in casette in muratura, e che non lo ha mai visto produrre una demolizione o un’opera di vero contrasto verso i furbi e gli abusivi. E intanto i cittadini che rispettano leggi e regole e che credono che i vincoli ambientali siano una cosa seria, si sentono ogni giorno di più presi in giro..
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