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Legambiente risponde al Sindaco di Rio nell'Elba

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : mercoledì, 09 luglio 2003

Gentile Sindaco, cogliamo l’occasione della sua richiesta di incontro - che accogliamo volentieri - per continuare questa irrituale corrispondenza via stampa e per precisare il senso delle dichiarazioni sul risultato delle analisi di Goletta Verde che ha riscontrato un lieve inquinamento da enterococchi a Bagnaia e Nisporto. Questo dato fuori norma, come detto durante la conferenza stampa del 6 luglio, non sembra dovuto a carenze a terra o ad una cattiva gestione della costa, è molto probabile invece che la presenza di questo lieve inquinamento sia dovuta al passaggio di numerosi natanti di fronte alle coste Riesi ed al rilascio in mare di sostanze inquinanti (non solo idrocarburi, ma anche sostanze fecali come attesta la presenza di enterococchi). Ci risulta che Lei stessa, durante il recente incontro sulla prossima istituzione dell’Area Marina protetta tra le Amministrazioni Comunali e il Ministero dell’Ambiente, abbia chiesto una maggiore attenzione al continuo transito di imbarcazioni e denunciato la presenza di inquinanti, così come dimostravano gli interventi dell’imbarcazione gialla del Ministero dell’Ambiente. Infatti, la nota bonifica della macchia oleosa del 10 marzo che è costata alla Sua Amministrazione un esborso di circa 55 mila euro, non esaurisce gli interventi antinquinamento in quel tratto di costa. Da notizie della stampa o da testimonianze dirette di cittadini, ci risultano in quel tratto di costa almeno 4 interventi di bonifica (uno a maggio e tre tra il 13 e il 29 giugno) da parte degli equipaggi della Castalia. A quanto pare quelle grandi macchie contenevano idrocarburi solo in minima parte, prevaleva la presenza di rifiuti sminuzzati e di liquido maleodorante. Credo che sia interesse delle Amministrazioni il cui territorio si affaccia su quel tratto di costa (Portoferraio, Rio nell’Elba ed anche Rio Marina) capire da dove provengono quei rilasci di sostanza inquinanti e cosa rappresenti il campanello di allarme suonato con il riscontro di una presenza di enterococchi che nulla hanno a che vedere con lo sversamento di idrocarburi. il fatto che l’imbarcazione del Ministero dell’Ambiente si trovi a dover intervenire circa ogni dieci giorni in quel tratto di costa non è un preoccupante segnale di un rilascio episodico ma il sintomo di qualcosa che rischia di essere una cattiva abitudine e le cui cause vanno comprese per arrivare ad un deciso intervento perché ciò non accada più. Questo abbiamo segnalato come Goletta Verde quando i tecnici addetti alle analisi delle acque marine ci hanno fornito i dati sul lieve inquinamento a Bagnaia e Nisporto, Non è nostra tradizione nascondere nulla o amplificare la gravità di un inquinamento lieve e probabilmente episodico, cerchiamo però di spiegare il perché di dati fuori norma in due località dove tutto dovrebbe essere a posto. Se Lei è a conoscenza di altre possibili fonti di inquinamento saremo lieti di discuterne nel prossimo incontro che vorrà fissare. Cordiali saluti


goletta verde in mare

goletta verde in mare