I turisti erano tutti sulla strada a vedersi lo strano spettacolo della spiaggia “pompata” dal mare. A Sant’Andrea martedì 28 giugno protagoniste sono state le idrovore della Sales che hanno sputato a riva sabbia e acqua per ridare respiro alla spiaggia ridotta all’osso. Le mareggiate di primavera si erano mangiate metà dell’arenile, della parte est non rimaneva che il laconico muretto del parcheggio. “I lavori di ripascimento sono iniziati solo adesso – ci dice il Sindaco Logi – perché dovevamo essere in regola con tutti i permessi.” La Draga della Sales butta fuori 1000 metri cubi all’ora, i lavori saranno terminati in tre giorni, ci dice la Vigilessa che controlla le operazioni. Costeranno al comune 140.000 euro, perchè la regione non finanzia piccoli interventi di ordinaria manutenzione come questo di Sant’Andrea. Al Rent Daniele, dove si affittano barche e gommoni ancorati ai campi boe, oggi sono un po’ in relax. I turisti momentaneamente sono al mare altrove, anche se alle 17 molte famiglie camminano sul corridoio di pietra per giungere ai liscioni di granito dove il mare è verde smeraldo. Intorno al Rent di Daniele, nel mentre si guarda riapparire la spiaggia di Sant’Andrea, c’è un vero e proprio amarcord, con Gaetano Testa e Sandrino Anselmi di 92 anni. Conoscono tutte le coti per nome: “cote tondina”, “cacatizzo”. Sandrino ricorda l’alluvione del 1908, quando fu spazzata via un’intera famiglia. Si racconta dei resti di un forno etrusco, forse sparito sotto qualche fondamenta, e degli schiumoli di cui è tappezzata la collina. La memoria storica di Sant'Andrea è sotto quest'ombrellone. Aspettando che il mare restituisca la spiaggia, per un giorno Sant'Andrea si è fermato a ricordare.
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