Strana ricorrenza quella che verrà celebrata a Portoferraio il 18 di giugno del 2005: IL CENTENARIO DELLA MORTE DI CARMINE CROCCO. E per la ricorrenza si è scomodato nientemeno che il Prof. Vincenzo Labanca, raffinato e rinomato romanziere che arriva addirittura da Rivello (in provincia di Potenza), con al seguito un centinaio di persone, il prof. Nunzio Marotti, Assessore alla Cultura del Comune di Portoferraio, il Prof. Giuseppe Battaglini, responsabile Ufficio Cultura del Comune di Portoferraio, la Dott.sa Catalina Schezzini, Sindaco di Rio Elba, il Dott. Bernardi Giuseppe, il Prof. Felice Larocca, la ricercatrice Palese Ghiaccio Maria Rosaria, e tante e tante altre personalità più o meno note. Ma chi era Carmine Crocco? Carmine Crocco era un BRIGANTE morto nel Bagno Penale di Portoferraio il 18 di giugno del 1905 dopo aver scontato 41 anni di carcere ai lavori forzati. Ma chi erano i BRIGANTI? Per carità, non cercate i Briganti sui libri di Storia perchè lì trovereste solo qualche piccolo trafiletto denigratorio nei confronti di mezzo milione di uomini che centocinquanta anni fa (1861) cercarono di difendere il loro Stato (il Regno delle due Sicilie) dalla invasione di un popolo straniero (i Piemontesi) comandati da un un Re e assassino (Vittorio Emanuele II) e di onorare il giuramento fatto al loro giovane Re Francesco II di Borbone. Ma persero!... I Briganti persero e la Storia li condannò al vilipendio chiamandoli Briganti e cancellandoli dalla memoria dei posteri. E Carmine Crocco era uno di quei cinquecentomila paladini che persero la guerra e che prima di morire vendettero cara la pelle diventando partigiani (Oh!, sbagliavo: BRIGANTI) Sui libri di Storia non c'è scritto che la spedizione dei Mille non fu proprio una passeggiata (e che poi non erano mille!) e che dopo la proclamazione dell'Unità d'Italia e di quel “plebiscito farsa” del 20 Ottobre 1860 seguirono dieci sanguinosissimi anni di guerra civile con centinaia di migliaia di morti sia da una parte che dall'altra (Piemontesi e Meridionali), ma le cose andarono proprio così. Sui libri di Storia non c'è scritto chi era Carmine Donatelli detto Crocco, ma Garibaldi lo conosceva bene (e lo temeva tantissimo) perchè egli fu il Generale della resistenza meridionale che nel periodo di massima virulenza della guerra arrivò ad avere fino a cinquemila uomini (cinque volte di più di quelle che aveva Garibaldi?). Poi i Piemontesi vinsero e Carmine Crocco fu catturato e rinchiuso all'Isola d'Elba, al Bagno Penale di Portoferraio e condannato all'ergastolo con la sola colpa di aver difeso il suo Re e la sua Patria. Carmine Crocco quando fu catturato (1865) aveva solo 35 anni e rimase rinchiuso a Portoferraio fino alla sua morte, avvenuta il 18 Giugno 1905 (41 anni dopo!). La Storia la scrivono i Vincitori… ma la leggono i Posteri! Ed i posteri non ci hanno creduto. Ed il prof. Vincenzo Labanca è uno di quelli che non ci ha creduto. Ha scritto tre romanzi, uno più bello dell'altro, che da alcuni anni sono diventati dei best-seller e gira per l'Italia a presentarli al pubblico. Ed in ricorrenza del centenario della morte di Crocco è arrivato anche a Portoferraio. Tre Compagnie teatrali: una di Padova, una di Milano ed una di Isernia ne hanno fatto delle rappresentazioni che girano per l'Italia per far conoscere la Storia dei Briganti e la Storia d'Italia. Ecco il Calendario delle manifestazioni: 18 Giugno ore 21,30 a Portoferraio: presentazione dei libri alla presenza dell'Autore Vincenzo Labanca 19 Giugno ore 21,30 a Rio Elba: Teatro Garibaldi: Presentazione Romanzi (Ingresso Libero)
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