Stimolati dalla lettura dall'elenco degli schierati sui fronti dei referendari e quello degli astinenti, abbiamo notato alcune coincidenze così singolari che ci verrebbe quasi voglia di formulare una legge: se uno da bimbo é comunista, ma è anche brutto, in età avanzata corre un rischio percentualmente molto più rilevante degli altri di contrarre una pericolosa malattia: la berlusconite, i cui inconfondibili sintomi possono sintetizzarsi in uno stato di perenne agitazione finalizzata alla ricerca di riconoscimenti, cariche e soldi. Prendiamo tre "intellettuali" cresciuti sotto le gloriose bandiere rosse ma pasciuti alla corte del Cavaliere: Sandro Bondi, Ferdinando Adornato, Giuliano Ferrara. Tutti e tre questi fieri anticomunisti dell'ultima ora sono stati nello stesso nostro Partito Comunista con incarichi in qualche caso di un certo rilievo, nessuno dei tre può certo definirsi un bell'oggettino. No? Ma via! Bondi è bianchiccio, molliccio e ha una testa che sembra una borsa di polpo rovesciata, Ferdinando adornato com'è di quella barbetta da capretta dello Scaglieri e dal buzzetto di salpa, sembra la caricatura di Cavour (che già non era uno strafico), di Ferrara non diciamo niente: difficile trovare nell'universo mondo animale qualcosa di peggio sotto il profilo estetico. Ed una chiave di lettura, per quanto azzardata, della conversione sulla via di Arcore potrebbe essere, usando un eufemismo: non trombavano abbastanza, si so' inaciditi e incattiviti al punto che so' diventati di Forza Italia. Non ci credete? Fate un sondaggio tra le signore di vostra conoscenza e prospettate loro l'ipotesi di scampare con quei tre dall'olocausto nucleare, chiedete loro con chi deciderebbero di iniziare a ripopolare il mondo, in assenza, in virtù della legge 40, dei gameti congelati di Richard Gear, Aldo Montano o Denzel Washington. Se l'interpellata è educata vi risponderà che la razza umana nel caso ciò accadesse sarebbe destinata all'estinzione, se un po' più licenziosa nel parlare ed esperta di vita riese, citando dottamente la storica risposta della Signora Pottella alle profferte amorose del Signor Miste dirà: "Piuttosto che dalla a te...muro mangitela" (trad. in luogo di concederti le mie grazie, siano esse consunte dalle pietre murarie!). Meditate lettori meditate .... e se, fra una meditata e l'altra, domenica e lunedì andate a votare, è meglio!
seggio 2004 fucsia