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Controcopertina: Ansia:la difficoltà di vivere sereni

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 10 giugno 2005

Sono una giovane psicologa che lavora all'Isola d'Elba. Ho cercato di scrivere un articolo molto semplice riguardante un argomento di cui mi occupo e di cui purtroppo molto individui non conoscono le peculiarità. Un articolo che vuole avere lo scopo di fare conoscere meglio a tutti che cosa sia questa cosa di cui si sente tanto parlare, temuta da chi la vive ma che, per fortuna può essere risolta. Si leggono tante cose che ritengo poco "serie", ma che, giustamente i profani prendono come risolutive e finiscono solo per stare peggio. L’ansia è il sintomo che spinge ben sette milioni e mezzo di italiani ad usare quelli che comunemente vengono chiamati “calmanti”, oppure pasticche per dormire. Non solo! Esistono anche un enorme numero di persone, incalcolabile, che affluiscono da medici di base e/o in Pronto Soccorso per malesseri a cui viene attribuita una causa fisica ma che, in realtà, hanno un stato di attivazione ansiosa molto alto (fino a un vero e proprio attacco di panico che, nel vissuto soggettivo sembra un imminente infarto o arresto respiratorio). Ma che cosa è l’ansia? Si cura solo con i farmaci o esistono anche altri metodi terapeutici? Ma soprattutto: si cura? L’obiettivo di questo articolo è quello di spiegare, semplicemente e sinteticamente, che esiste un’ansia di tipo "fisiologico", naturale, che si distingue dalla "sindrome ansiosa", si illustreranno i sintomi, le possibili cause e le possibili terapie. Ma soprattutto l’obiettivo è quello di far capire che molto spesso è possibile ritrovare la serenità perché l’ansia è “un male curabile”, non è necessario prendere pasticche a vita ma esistono psicoterapie che eliminano il disturbo alla radice. L’ansia fisiologica è semplicemente una risposta comune e indice di adattamento: è uno stato psicologico e corporeo dell’essere umano nei confronti delle vicissitudini della vita. Se, ad esempio, io devo sostenere un esame è fisiologica una certa sensazione ansiosa, un’attivazione del Sistema Nervoso Autonomo (tachicardia, difficoltà nella respirazione, sudorazione,…). Tuttavia quando questa sensazione è eccessivamente protratta nel tempo o eccessivamente intensa (percepita come eccessivamente disturbante) si rientra nel campo dei disturbi ansiosi. “L’ansia è un’emozione pervasiva e prolungata che colora la percezione del mondo” A partire da questa riflessione si può intuire che la persona che vive questo senso di malessere difficile da descrivere, questo senso di nervosismo, iperattivazione, sudorazione, respiro affaticato, tachicardia,…, difficoltà a concentrarsi ed a distogliere l’attenzione da queste sensazioni, percepisce la sua vita e il suo mondo con un colore particolare, spesso con un senso di pesantezza e di inefficacia personale. Se queste sensazioni arrivano a spaventare la persona, in altre parole se la persona comincia a credere che quello che gli sta accadendo è grave e pericoloso per se stessa, può sperimentare quello che viene chiamato attacco di panico, in altre parole diventa viva la sensazione di morte imminente e di perdita della capacità di vivere una vita “normale”. In queste occasioni le persone chiedono al medico, vanno in Pronto Soccorso ma, continuano a stare male e non sanno spiegarsi cosa sta loro accadendo. Non conoscere il loro problema li rende più preoccupati e magari fa sentire queste persone strane e diverse. Il significato psicologico dell’ansia è un tema dibattuto ormai da quasi un secolo. Dibattendo questo argomento si sono via via formate scuole psicologiche che sono differenziate fra loro proprio secondo i diversi pareri su questo disturbo. La maggior parte dei ricercatori sostiene che la terapia dovrebbe essere polivalente, ossia includere da un lato l’uso di farmaci (ottimi per risolvere la crisi d’ansia acuta) e dall’altro un percorso di psicoterapia (sembra che la psicoterapia cognitivo-comportamentale sia, ad oggi, la più efficace). Tutto sta come sempre alla valutazione iniziale del medico che "insieme" con il paziente, nel profondo rispetto delle diversità tra gli individui, trovano le vie terapeutiche più adatte alla risoluzione della sindrome ansiosa. E’ importante chiedere chiarimenti e chiedere informazioni, sui costi, sui tempi e soprattutto sulle capacità di uno psicologo/psicoterapeuta o psichiatra. Stare bene è possibile, scegliete di farvi aiutare come fareste per un problema al cuore, informarsi circa la professionalità dello psicologo o dello psicoterapeuta è un diritto di ognuno di noi. Altro aspetto importante è scegliere e non farsi condizionare da cose lette o sentite da “qualcuno”, è molto facile fare psicologia spicciola, l’utente deve essere informato e può essere informato chiedendo all’Ordine degli Psicologi (Ordine degli Psicologi della Toscana - via Panciatichi, 38/5 50127 Firenze – Tel. 055 654115 – indirizzo e.mail : mail@psicologia.toscana.it).


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