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Protesta contro l'Audace dei genitori dei ragazzi del '92

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 10 giugno 2005

All'apertura della stagione calcistica 2004/2005 i ragazzi della società audace esordienti '92 erano stati gratificati dall'attuale classe dirigente con la promessa che a fine campionato la società li avrebbe coinvolti in un trofeo calcistico con delle squadre professionistiche a livello nazionale. Come in tutte le cose i buoni proponimenti si perdono con lo scontrarsi con la realtà. Il trofeo era nella fase organizzativa, quando per strada le adesioni di alcune squadre sono venute meno, questo ha fatto sì che gli organizzatori ripiegassero sulla scelta di squadre locali compromettendo l'equilibrio del torneo. L'impostazione è stata fatta su tre gironi all'interno dei quali ciascuno doveva avere una squadra professionista. Nella realtà così non è stato, i gironi sono stati composti da squadre con dei forti squilibri tra loro. Per non perdere la faccia su ciò che era stato promesso hanno detto ai ragazzi di non preoccuparsi perchè comunque le terze migliori classificate dei gironi A e B sarebbero passate ai quarti di finale. Inaspettatamente ciò non è successo, perchè i ragazzi oggi hanno avuto la sorpresa di essere stati eliminati dal giudice sportivo in nome di un regolamento pubblicato, alla base sel quale c'è stato, se così si vuol chiamare , un vistoso difetto organizzativo. I genitori chieste spiegazioni di ciò che stava accadendo sono stati ulteriormente, mortificati da un presidente che in virtù di un suo coinvolgimeto finanziario, non richiesto, pretendeva dei ringraziamenti. Non solo li ha liquidati dicendo che se cìò che aveva fatto non era di loro gradimento avrebbe provveduto al rimborso dei biglietti. Questa è la società a cui affidiamo i nostri ragazzi. I ragazzi del '92 rispettosi della memoria a nome di colui al quale è stato dedicato il trofeo ringraziano per l'opportunità datagli nello scontrarsi con squadre come la Sampdoria e il Livorno, ma restano comunque delusi ed amareggiati per come la società ha gestito e continua a gestire lo sport, che non deve essere fatto di promesse troppo spesso dipendenti da compromessi. Cosa che non dovrebbe accadere nelle attività che si rivolgono al sociale e che invece frequentemente ledono e vìolano le aspettative e i sogni dei ragazzi.


portoferraio calcio audace giovanili

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