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Una targa per le scuole materne tagliate dalla Gelmini e "salvate" dalla Regione Beneficiata dal provvedimento anche la Scuola Materna comunale piaggese

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 02 settembre 2010

La targa, con il Pegaso della Regione, sarà affissa in ogni scuola materna dove sarà aperta una sezione che, con i tagli del ministro Gelmini su risorse e insegnanti, non si sarebbe potuta attivare. E sulla targa, che aiuterà a ricordare la straordinarietà di un intervento che non rientra tra le competenze della Regione, c'è scritto: “In questa scuola, grazie al finanziamento della Regione Toscana, è stata attivata una sezione di scuola dell'infanzia”. Erano tanti gli amministratori, i presidi e i legali rappresentanti di altrettante scuole materne che nel pomeriggio hanno affollato la sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, sede della presidenza, per firmare gli accordi che permetteranno di trasferire i 5 milioni e 300 mila euro che la Regione ha stanziato per pagare per un anno gli stipendi degli insegnanti della classi 'salvate'. E sono tante le sezioni attivate grazie a queste risorse: 93 sparse in tutte e dieci le province della Toscana. Grazie al provvedimento, straordinario, la Regione ha stimato che circa 2300 bambini avranno un asilo dove andare - altrimenti sarebbero rimasti a casa o le famiglie avrebbero dovuto iscriverli a scuole private, pagando una retta - mentre 186 sono gli insegnanti che avranno un contratto di lavoro: scelti dalle graduatorie provinciali per le scuole statali, da altre per quelle comunali. “Con questo intervento vogliamo difendere un diritto per noi acquisito, quello di avviare un percorso educativo fin dalla scuola dell'infanzia” sottolinea la vice presidente della giunta regionale, Stella Targetti. L'anno scorso la Regione aveva salvato dai tagli del governo 44 classi, quest'anno saranno 93. “E' una scelta convinta, ma anche coraggiosa – spiega sempre la vice presidente - , soprattutto viste le incertezze legate ai tagli che il governo sta operando sulle Regioni e sugli enti locali. E' un intervento che crea occupazione. E' un risposta alle giovani coppie, che devono combinare lavoro e figli. Si tratta anche di un intervento straordinario: la competenza non sarebbe della Regione e l'abbiamo voluto ricordare con una targa. Ma dalla difesa di questo diritto non vogliamo comunque indietreggiare, fintanto che non ci sarà un governo che si assuma la responsabilità di presidiare questa frontiera”. 93 sezioni 'salvate': ecco il dettaglio I Comuni che beneficeranno del provvedimento sono 54. Senza l'intervento della Regione la lista d'attesa per un posto alla scuola materna sarebbe stata molto più lunga. Delle 93 classi attivate 40 sono al secondo anno – la Regione era già intervenuta nel 2008 - , per le altre si tratta della prima attivazione: 80 interessano scuole statali, le altre 13 scuole comunali. A Firenze sono 1 9 le classi che apriranno, grazie alla Regione: 8 di scuole statali (Barberino Val d'Elsa e Tavarnelle Val di Pesa, Capraia e Limite, Cerreto Guidi, Firenze, Empoli, Lastra a Signa, Pelago e Pontassieve) e 11 di scuole comunali (10 a Firenze, 1 a Palazzuolo). Ad Arezzo le classi attivate sono 4 (2 a Stia, una a Pian di Sco' e una a Loro Ciuffenna). Due sono le sezioni a Grosseto (Follonica, Massa Marittima) e una a Massa-Carrara (Fosdinovo). A Livorno i soldi della Regione permetteranno di pagare tredici insegnanti e quindi di garantire sei classi e mezzo: una riguarda la materna comunale di Rio Marina all'Elba, le altre interessano Livorno (2,5 sezioni), Collesalvetti, Piombino e Rosignano Marittimo. A Lucca le classi salvate sono 10 (4 a Massarosa, 2 a Viareggio, le altre a Camaiore, Forte dei Marmi, Gallicano e Porcari). Ancora di più sono in provincia di Pisa: 20,5 (2 a Lari, a Santa Maria a Monte, a Calci, a Calcinaia, a Fucecchio, a San Giuliano Term e e a Santa Croce, mezza a Fauglia, una a testa per Cascina, Castelfranco di sotto, Montopoli, Peccioli, Pontedera e San Miniato). In provincia di Pistoia saranno attivate 15,5 sezioni (5,5 a Pistoia, 2,5 a Quarrata, 2 ad Agliana, 1,5 a Monsummano Terme, una a Buggiano, Chiesina Uzzanese, Lamporecchio e San Marcello). Nuove classi apriranno anche a Siena (1 a Colle di Val d'Elsa e mezza a Montepulciano) e in provincia di Prato (13 in tutto di cui 10 a Prato, tra cui una in una scuola comunale, 2 a Cantagallo e 1 a Montemurlo). L'accordo sottoscritto oggi da Comuni e scuole servirà al trasferimento dei 5 milioni e 300 mila euro stanziati dalla Regione per pagare gli stipendi degli insegnanti. A carico dei Comuni resteranno gli altri servizi.


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