La nostra economia ed il nostro ambiente, il benessere del turista inscindibilmente legato a quello degli abitanti, in un approccio ecologico alla salute. Questi in estrema sintesi i temi fondamentali del progetto “Organizzazione del rispetto della vita ed ecoturismo” elaborato dall’Unità Funzionale Salute Mentale Adulti della Zona Elba dell’A.S.L.6 e presentato ieri dal Dott. Adolfo Santoro insieme alla Dottoressa Zecchi. Si è trattato del primo di una serie di incontri con il fine dichiarato di creare una rete formata da istituzioni, nuova imprenditorialità, associazionismo e, in generale, da tutti coloro che siano disposti ad impegnarsi affinché: “le ragioni del mercato siano sottoposte alle ragioni della vita”. Si tratta di fatto di un progetto principale all’interno del quale sono ricompresi tre sub-progetti. “Narciso”: volto a sensibilizzare in una prima fase il mondo scolastico e, successivamente, la popolazione in generale, verso una concezione “olistica” (psicosomatica ed ecologica) della salute; “Esculapio”: progetto destinato alla formazione di un gruppo di lavoro di operatori socio-sanitari che sappia elaborare una serie di “indicatori di salute” da applicare poi nell’ambito di una ricerca sulla popolazione. Infine “Pan”: il progetto destinato al coinvolgimento degli Enti e delle organizzazioni rappresentative del territorio, fase ritenuta decisiva considerando il modo in cui fino ad oggi le pubbliche istituzioni hanno dimostrato di non saper collaborare tra loro. Partendo dalla constatazione che il turismo sembra ormai essere ridotto ad uno dei feticci della nostra società, il progetto è orientato al recupero di quei valori sani e vitali su cui rifondare le coscienze tanto del turista quanto dell’elbano. Una trasformazione di fondo, quindi, del nostro modo di proporre l’Isola, trasformazione per la quale è indispensabile innanzi tutto una presa di coscienza dei protagonisti (istituzioni e operatori) ma anche di tutta la società isolana nell’ottica del turismo eco-compatibile e della destagionalizzazione. Bastano già questi due concetti per capire come l’iniziativa del Dott. Santoro si inserisca nel dibattito piu’ generale sul futuro del settore portante dell’economia elbana, nel momento della crisi mondiale dei flussi turistici. E nel dibattito che è seguito all’illustrazione del progetto già si è capito quanto ardua sia la strada dell’affermazione di nuove visioni del nostro turismo. Una spaccatura netta tra i presenti, mascherata solo in parte dalla pacatezza dei toni, tra chi vede in fondo come improbabile ed improponibile qualunque trasformazione che allontani dal turismo balneare e chi accetta le grandi sfide e le relative opportunità offerte dal turismo ecocompatibile.Un dato assai significativo illustrato dal Dott. Santoro ha colpito in particolar modo: di fronte ad un mercato turistico generale che cresce solo a ritmi del 3-4% all’anno, il segmento orientato al benessere, alla salute e all’ambiente cresce a ritmi intorno al 40%. Tiepido e caratterizzato da un mal celato scetticismo l’intervento del Direttore dell’APT Umberto Gentini, purtroppo allontanatosi presto per altri impegni. Diverso il punto di vista del Direttore dell’Associazione Albergatori Papi che ha sottolineato come il progetto abbia colto come indispensabile il diffondersi di una consapevolezza collettiva riguardo alla necessità di destagionalizzare –nei limiti delle possibilità offerte dal mercato- i flussi turistici. Caratteristica, questa, che può differenziarlo rispetto ai tentativi precedentemente percorsi ad esempio dalla Regione Toscana. Umberto Mazzantini, consulente del Parco Nazionale, ha sottolineato il ritardo degli amministratori locali, in particolare dei sindaci, molti dei quali stanno portando le loro politiche urbanistiche in una direzione esattamente opposta. Un turismo ecocompatibile non potrà che rimodellare anche il tessuto delle imprese a beneficio, secondo Massimo La Diana e Roberto Barsaglini dell’Elba Social Forum, dei diritti dei lavoratori del settore, attualmente ben poco garantiti in moltissime strutture ricettive e della ristorazione. Nei prossimi giorni il progetto verrà illustrato ad altre categorie ed operatori. Successivamente, a partire da aprile, si passerà ad incontri e conferenze con la partecipazione di esperti in vari argomenti. Indubbiamente l’iniziativa dell’A.S.L. rappresenta un contributo pesante e serio al dibattito sul futuro della nostra economia, proprio nel momento in cui gli specialisti del settore pare non abbiano altre idee se non quella di dare la colpa della crisi ai tg che informarono sull’alluvione di settembre, magari discutendone tra un’enoteca o un cinque stelle fiorentini, o andando a presentare non si sa che o che cosa al Cafe’ de Paris di Montecarlo. Ovviamente a spese nostre.
Biodola spiaggia panorama