Da molto tempo il sottoscritto si batte, efficacemente aiutato anche all'Isola d'Elba da coloro che ne hanno capito il senso, per portare avanti un progetto di definitiva sistemazione del servizio idrico dell'Isola tuttora soggetto al pericolo di gravi crisi estive, progetto messo, del tutto disinteressatamente, a disposizione degli Enti che si sono succeduti nell'espletamento del citato servizio idropotabile. Nonostante la comprovata convenienza tecnico-economica delle opere che esso contempla, tale progetto non viene preso nella dovuta considerazione anzi sono già in corso dei lavori che sono in netto contrasto con quanto è ivi previsto, e lavori che, a mio avviso, non sono atti a dare gli auspicati benefici. E' infatti molto facile ottenere buoni risultati nel settore idrico e quindi cantare vittoria in periodi caratterizzati da piogge frequenti ed abbondanti come accade da tempo all'Elba. L'esito vero lo si potrà vedere quando si avranno lunghi periodi di siccità estiva. Solo allora ci si convincerà della precarietà di queste opere tanto decantate da molti, partiti politici compresi. Vorrei ora segnalare come una prestigiosa rivista tecnica a diffusione internazionale, tanto è vero che viene pubblicata in italiano e inglese, e nella quale vengono normalmente illustrati i più notevoli lavori sotterranei eseguiti in tutto il mondo, riporti in uno dei prossimi numeri, un articolo completo di disegni, sul tema del rifornimento idrico dell'Isola d'Elba e sull'opportunità di risolverlo mediante il maxi-serbatoio sotterraneo che forma l'oggetto del progetto di cui sopra. Se ne possono trarre alcune considerazioni. In primo luogo risulta chiaramente che degli specialisti in lavori del genere, come sono quelli che compongono la redazione della rivista citata, lungi dall'esprimere giudizi negativi sul maxi-serbatoio sotterraneo, lo ritengono invece perfettamente fattibile e lo considerano un esempio di risoluzione del problema idrico elbano importante e meritevole di divulgazione internazionale. In secondo luogo la descrizione di un manufatto così mastodontico ricavato nel sottosuolo onde evitare di danneggiare il bellissimo territorio elbano con costruzioni superficiali, costituisce una valida e gratuita pubblicità per l'Elba stessa. Detto questo mi sembrerebbe opportuno che gli organi di stampa locali, gli uffici tecnici dei comuni elbani, quelli del locale servizio idrico, e quanti altri hanno a cuore una infrastruttura così determinante per il futuro dell'Elba come il suo servizio idrico, almeno prendessero visione della rivista o meglio ancora ne possedessero una copia. Ciò potrebbe contribuire alla conoscenza di un'opera che, man mano che passa il tempo, appare vieppiù necessaria ed adatta a risolverne i problemi idrici. Qualora poi essa non fosse affatto realizzata, la rivista presente nei vari archivi costituirebbe la riprova futura di una grande occasione colpevolmente mancata. Mi permetto ora di richiedere che, a fronte degli sforzi da mè finora profusi, gli enti e i privati suddetti sostengano almeno l'onere per acquistarne, prima che siano esaurite, alcune copie dalla Società editrice. Ovviamente sarei grato a Elbareport se, una volta uscita, volesse recensirla. Questi i dati: Nome della rivista: GALLERIE E GRANDI OPERE SOTTERRANEE Casa editrice: Patron Editore. Via Badini 12. 40050 Quarto Inferiore (BO) Probabile numero della rivista: 75 di imminente uscita (per sicurezza precisare anche che si richiede proprio il numero nel quale si parla dell'Isola d' Elba) Ringrazio. Sito internet http://altratecnica.3000.it
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