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Le risposte dell'Amministrazione Comunale di Portoferraio sul Centro Storico

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 01 maggio 2005

Mi sia permesso di rispondere all’articolo apparso venerdì scorso sulle pagine del Tirreno, che, a mio parere, genera un po’ di confusione nel lettore, in un “gurguglione” di notizie, considerazioni, concetti non troppo chiaramente assortiti, talvolta esposti in modo fuorviante, talaltra non proprio rispondenti alla realtà dei fatti. Si esordisce con la considerazione che l’Amministrazione avrebbe “isolato” il Centro Storico. Probabilmente il contesto dell’affermazione ne avrebbe chiarito il significato. Così, in apertura del pezzo, non appare troppo comprensibile, alla luce del fatto che nessuna ZTL è mai partita in centro (se non per le ultime festività del 25 Aprile). Sono comprensibili invece, e condivisibili, le doglianze più circostanziate, quale quella sull’illuminazione pubblica, con particolare riferimento a via del Falcone. I residenti della zona hanno informato già da tempo il sottoscritto, sia nell’ambito di un incontro con il Comitato di quartiere, che in un incontro più ristretto in Comune. La segnalazione è stata pertanto tempestivamente rigirata a chi di competenza (sia dal punto di vista politico che dal punto di vista tecnico), i quali mi informano oggi che il problema non è ancora stato risolto poiché no si tratta solo di lampadine bruciate (le quali, tra l’altro, sono sostituite non dal Comune ma dalla ditta Sole, che ha in appalto la manutenzione, come più volte segnalato alla cittadinanza con diversi comunicati) ma di tutta la linea che è interrotta e che necessita di un intervento di manutenzione straordinaria (possibile solo a Bilancio 2005 approvato, non prima). A dispetto tuttavia di un degrado che non nasce ieri né oggi, ma che è il portato, assieme ad altri mille problemi, di un lungo periodo di cattiva amministrazione, occorre precisare che l’Attenzione di questa Amministrazione verso il Centro Storico è indiscutibile. Non si può proprio parlare di abbandono o di scarsa partecipazione. Per diverse ragioni, quali la ovvia rilevanza che il Centro Storico riveste dal punto di vista economico e sociale, in una realtà turistica come Portoferraio, e la prossimità del Centro stesso alla vita amministrativa e politica che si svolge nella Casa Comunale, non si può proprio affermare, senza essere perentoriamente smentiti, che i cittadini del Centro non solo non siano ascoltati o interpellati, ma addirittura siano “abbandonati”. Proprio a proposito del traffico, e degli interventi sulla viabilità, la partecipazione, o meglio la disponibilità dell’Amministrazione a condividere un percorso e le scelte che ne conseguono, è stata massima. Il Consigliere Frangioni ha portato la questione su tutti i tavoli, con tutti i soggetti interessati, per innumerevoli volte; sino all’Assemblea Pubblica tenutasi alla De Laugier, durante la quale sono state illustrate le linee di intervento, anche giovandosi di strumenti tecnologici per mostrare delle simulazioni dei flussi veicolari. Dunque proprio in quest'ambito, affermare che l’Amministrazione abbia eluso le promesse elettorali in tema di partecipazione, non fa onore alla verità. Il problema, inutili nascondersi dietro un dito, è quello dei parcheggi. O meglio del parcheggio. Di quella Piazzetta Gramsci che oggi, senza le auto, è sempre piena di turisti che finalmente possono trovare un punto di gradevole sosta senza il rischio di venire travolti dalle auto in transito; punto di sosta imprescindibile, se non a spese, appunto, di tutto il movimento dei “gruppi” organizzati che, senza un intervento risolutore, avremmo rischiato di perdere definitivamente (i tour operator e le guide turistiche più volte hanno manifestato la volontà di cancellare Portoferraio dai propri itinerari, per la difficoltà di gestire i gruppi tra le strette vie del centro storico, sempre percorse da automobili). Quanto ancora a Piazzetta Gramsci, è vero il fatto che di essa non si era fatta menzione negli incontri pubblici con i cittadini. E qui sta l’unica pecca in fatto di comunicazione (più che di partecipazione, che è altra cosa) da parte dell’Amministrazione. Tuttavia proprio il Consigliere Frangioni ha spiegato chiaramente ai Cittadini della parte alta della Città i motivi di una decisione repentina in tale direzione, chiarendo che se non si fosse intervenuti tempestivamente il “danno” (la sottrazione dei posti auto ai residenti) si sarebbe avuto comunque e senza nemmeno i vantaggi dell’area pedonale. Dunque si può forse parlare di un tempismo non perfetto, ma non certo di scarsa considerazione degli interessi dei residenti, né di un loro mancato coinvolgimento. Non dimentichiamo poi che stiamo parlando di 4 posti auto!!!!!!!!!! E’ condivisibile invece la considerazione che gli interventi sulla viabilità non possono essere l’unico strumento per dare una svolta alla Città, e che anzi debbano essere accompagnati, e se possibile preceduti, da una serie di misure quali il perfezionamento e potenziamento del sistema dei parcheggi, dei trasporti, e dei servizi in genere. In questo senso tuttavia credo che il nostro Sindaco, nell’incontro pubblico più partecipato che questa Città possa ricordare (voluto espressamente dal Sindaco stesso, desideroso di confrontarsi con tutta la popolazione, senza sottrarsi a critiche o a commenti di sorta), abbia chiarito il senso degli interventi attuati, e del quadro d’insieme: finalmente questa Città si sta interrogando sulla propria realtà e sul proprio futuro, e tutti sono, in un modo o nell’altro, coinvolti nel costruire soluzioni che portino verso una migliore qualità della vita nel Centro Storico (ma non solo). Ne è riprova la costituzione del c.d. Comitato di monitoraggio, il quale ha già determinato, di concerto con l’Amministrazione comunale, i primi correttivi da apportare al piano iniziale. Questa è la partecipazione. E non sono chiacchiere. Non si tratta di fare un’assemblea ogni tanto, o di esautorare i tradizionali sistemi e istituzioni della democrazia rappresentativa, attraverso un ascolto acritico della “Piazza”. Gli Amministratori devono assumersi le responsabilità delle scelte che compiono, riuscendo a sintetizzare quello che si definisce “interesse pubblico” nel modo migliore. E per questo ci vuole a volte coraggio. Il coraggio di decidere facendosi talvolta portatori degli interessi di chi non ha mai voce in capitolo (i bambini, ad esempio, o chi addirittura ha ancora da venire al mondo,). Il coraggio anche di raccogliere le critiche e di cambiare idea. Il coraggio a volte di ammettere di aver sbagliato. La partecipazione, in questo contesto, va costruita in modo accorto, e non sbandierata tanto per acquisire consenso. Altrimenti si rischia di creare solamente occasioni di propaganda, o di tribuna politica, senza apportare nessuna effettiva miglioria all’attuale sistema di governo. Nei Comuni nei quali la democrazia partecipativa è già una realtà le Assemblee pubbliche, in un anno, si contano sulle punte delle dita. Molti altri sono i contesti in cui essa si esplica, e non si tratta mai, o quasi mai, di avvenimenti occasionali. Per questo si è lavorato sulla elaborazione di un insieme complesso di modifiche allo strumento che regola, sopra ogni altro, il sistema di governo locale: lo Statuto; e alla redazione della bozza di un apposito regolamento. Entrambi questi documenti nei prossimi giorni, prima della loro definitiva approvazione da parte del Consiglio Comunale, saranno sottoposti ad una valutazione da parte dei Cittadini (in particolare ai Comitati e alle Associazioni, cioè a quegli “stati” intermedi che sono l’anima della democrazia partecipativa). Da ultimo due precisazioni per fare chiarezza sulle due questioni sollevate in chiusura del pezzo: la raccolta differenziata e i lavori in via San Francesco. Quanto alla prima può anche essere capitato che gli operatori per qualche ragione di servizio non fossero perfettamente puntuali (e capiterà ancora, probabilmente, qualche volta), ma risulta che i disagi maggiori siano provocati dal mancato rispetto degli orari di conferimento da parte degli utenti. In questo senso da una parte si rammenta che l’orario è dalle 6 alle 9 di mattina, dall’altra si segnala che il nuovo regolamento, in approvazione nel prossimo Consiglio Comunale, prevede un sistema puntuale di sanzioni per coloro che non osserveranno le prescrizioni sul conferimento (orari e tipologia dei rifiuti). Rispetto invece alla questione “gabbiani”, è in previsione la dotazione per ogni famiglia di un apposito contenitore rigido, che sarà attuata non appena sarà a regime la differenziata anche per il c.d. umido (che è poi il rifiuto oggetto di “attacco” da parte del vorace volatile). In merito infine a Via San Francesco occorre spiegare che i lavori sono fermi da ormai due anni, non certo per volontà del Comune. Ancora è vigente il sequestro dell’area da parte della Sovrintendenza, per il ritrovamento di antichi resti umani (di cui ampiamente parlarono i giornali, peraltro).


portoferraio da forte stella panorama

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portoferraio fortezze grata panorama

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Peria e De michielis a S.Giovanni

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