E’ vero. La commissione Nulla Osta ed il Consiglio Direttivo del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano non approvarono “tranquillamente“ , come giustamente scrive Legambiente – Circolo dell’Arcipelago Toscano nel suo intervento del 21 Aprile, la trasformazione di alcune baracche in opere murarie. Alcune o molte sono espressioni relative che dipendono dai punti di vista. Come il mezzo bicchiere, che può essere mezzo vuoto o mezzo pieno. Nei fatti, ordine delle unità, tanto per semi-quantizzare la questione e non trasmettere l’immagine di un’Elba coperta di baracche tipo bidonville. Scrivendo che le decisioni erano state assunte “ non senza fatica” pensavo di avere espresso lo stesso concetto di “ non tranquillità”. Nello specifico do atto che il rappresentante di Legambiente si è sempre battuto affinché non fossero concessi i nulla osta, arrivando al massimo ad accettare una riedificazione delle baracche in strutture lignee. Personalmente in Consiglio Direttivo ero favorevole alle trasformazioni delle baracche in strutture murarie- non solo per ragioni di inserimento paesaggistico, ma anche per ragioni funzionali- trovandomi normalmente in accordo, fra gli altri, con i rappresentanti dei Comuni, “ compreso l’attuale commissario del Parco “ come dice la nota di Legambiente. In altre occasioni mi sono trovato in disaccordo. Il bello degli organi collegiali è proprio questo. Ognuno esprime il suo punto di vista in funzione delle proprie competenze e convincimenti, e dei valori e delle istanze di cui è portatore: Comunità del Parco, Ministeri Ambiente e Politiche Agricole ( guarda caso), associazioni ambientaliste, comunità scientifica. Poi, nel rispetto delle Leggi, prevale il punto di vista della maggioranza. La storia e l’esperienza ci insegnano che il Governo della maggioranza non è un metodo perfetto, ma è il meglio che si conosca, fino a quando non rispettando , nel piccolo e nel grande, la Costituzione, le Leggi ed i Regolamenti e tentando di imbavagliare Giustizia ed Informazione, non si trasforma o tenti di trasformarsi, come succede in questi tempi, in una “moderna e riformata“ dittatura della maggioranza o in una “ epocale “ dittatura tout court Buona per un popolo – come ebbe a dire il capo del governo in una famosa convention azzurra- al quale si deve parlare come si parla a un insieme di individui che non hanno fatto neanche la seconda media. Peccato per lui che le cose siano un po’ diverse e nessuno lo abbia informato che da circa quaranta anni in Italia è obbligatorio fare almeno la terza media, e che non bastano le riforme delle “ tre i” e le scuole professionali volute dalla Ministro dell’ Istruzione, Università e Ricerca per tornare indietro. Per quanto riguarda i controlli, più che di “ solenni promesse del Parco “ si trattava , come si conviene ad un Ente pubblico con precisi doveri e responsabilità , di dare - come fatto - specifiche disposizioni al CTA-CFS affinché nella loro costante opera di controllo del territorio, vi fosse una particolare attenzione sui lavori dei progetti edilizi approvati dal Parco Nazionale Arcipelago Toscano. Al tempo del PNAT non mi risulta che siano state accertate difformità in merito alle baracche.Se difformità si ritiene che ci siano state nella attuale fase del PNIT , è opportuno segnalarle agli organi competenti. Una fase transitoria, quella del Parco Nazionale Isole di Toscana, voluta nella forma( vedi logo e nome del Parco) e nella sostanza ( troppo lungo l’elenco, ma possono essere riletti i tanti interventi pubblicati sulla stampa locale e nazionale), dal regime commissariale imposto da questo Governo e da questo Ministro dell’Ambiente , a sancire in contrasto alla Costituzione ed alla Legge, una discontinuità con il passato . Una fase caratterizzata da tardivi e maldestri tentativi di recupero, e che comunque non riuscirà a cancellare i valori , le opportunità e l’autorevolezza guadagnate dal Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, da tempo entrato “ nel cuore e nella mente “ della stragrande maggioranza delle persone e delle istituzioni. Emblematici al riguardo due odierni episodi : concessione , bontà sua, da parte del Ministero dell’Ambiente di 300.000 euro al Parco Nazionale per il ripristino della sentieristica e della cartellonistica , e la giusta denuncia sulla pesca a strascico sottocosta epressa dal consulente per i problemi del mare dell’Arcipelago nominato dal Ministro delle Politiche Agricole . Due buone cose, non è mai troppo tardi, che indubbiamente aiutano , sia a ripristinare una sentieristica, cartelonistica e corretta informazione istituzionale , abbandonate da anni all’incuria ed al vandalismo, a favore di miopi azioni di immagine e propaganda di parte ( magari nella cartellonistica non usiamo il logo del PNIT posto sotto la corsiva dizione Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorioi, poiché si potrebbe anche pensare male sull’intera operazione) ; sia a riattivare un percorso già faticosamente intrapreso negli anni passati per volere del PNAT, Capitaneria, pescatori locali, per combattere la pesca a strascico illegale, e bloccato dal passato Governo “ pre-bis “ in ossequio alle potenti marinerie nazionali. Due episodi largamente riportati nella stampa odierna , unitamente alle denunce delle ennesime azioni di bracconaggio a terra e mare, scorribande di crossisti, assoluzione di cacciatori con motivazioni nei confronti delle quali, quanto mai opportuna , qui come del caso dei VIP-marini, la sollecitazione di Legambiente poichè immediato doveva essere il ricorso del Parco Nazionale. Ero , ma con me il Consiglio Direttivo tutto, e sono consapevole che il “ rischio grosso “ delle baracche trasformate in strutture murarie poteva e può essere un uso illecito delle stesse. Ma nel contempo esisteva ed esiste anche una realtà, quella rappresentata dai cittadini rispettosi delle Leggi e dei regolamenti i quali, nei casi, vogliono mantenere la loro – spesso eroica - imprenditorialità agricola, adeguandola nelle strutture e rinnovandola nelle finalità ( agricoltura biologica, agriturismo). Favorire la permanenza nel territorio delle attività agricole tradizionali, incentivare l’agricoltura biologica e le forme di ecoturismo, sappiamo bene che sono un preciso compito dei Parchi Nazionali. Se disonesti e furbi ci sono - ed è fisiologico che ci siano - si accertino le colpe e si sanzionino i reati, ma in nessuna circostanza dobbiamo abbandonare, entro i limiti della tolleranza del vivere civile, i principi cardine dello stato di diritto: assunzione di innocenza e rispetto delle regole . Resta un fatto fondamentale. La Legge sul condono voluta dal passato Governo “ pre-bis “ resta una brutta cosa, anche se in Toscana i suoi effetti sono tamponati dalla legislazione regionale e dall’attenzione della pubblica opinione. Facciamo in modo che almeno sulle spiagge il Governo bis, con la sua “ finanza creativa – bis “ e i suoi “annunci ambientalisti-bis “ non faccia il… “ bis”. Eppure - nel grande - la recente “ Toscanizzazione dell’Italia “ e - nel piccolo -, si fa per dire, le vicende delle ex-aree minerarie, di Pianosa, di Cerboli e Pontecchio , e gli stessi risultati delle amministrative del 2004, dovrebbero avere insegnato qualche cosa. Sbagliare è umano, ha detto il Presidente Prodi riprendendo un antico adagio, perseverare è diabolico. Si tratta di “ Resistere” e di guardare al futuro con serenità e tolleranza.
mola baracche