Un elbano candidato al senato accademico dell'Università di Pisa per la componente degli studenti, non è fatto molto frequente. Davide Solforetti, uno dei protagonisti del movimento studentesco elbano negli scorsi anni, è ora iscritto al corso di Diritto applicato della facoltà di Giurisprudenza e vuole continuare ad impegnarsi.Per questo si è candidato, ed ha risposto alle nostre domande, tanto sulle sue personali motivazioni quanto sull'organismo istituzionale del quale si propone di fare parte: Per cominciare, quali sono i compiti e da chi è composto quest’organo. Il Senato accademico ha poteri deliberanti su tutta la politica culturale dell’università, esercita compiti di programmazione e di governo, coordinando le attività universitarie e valutandone l’efficienza. Spetta inoltre al Senato accademico garantire l’autonomia dell’Università, la libertà didattica e di ricerca e i diritti degli studenti, elaborare i piani di sviluppo d’Ateneo (definendo corsi, servizi ecc…), ripartire i fondi per il finanziamento del la ricerca. E’ composto dal Rettore (che lo presiede), il Prorettore vicario, gli 11 Presidi delle facoltà, 12 docenti (professori e ricercatori) in rappresentanza dei dipartimenti, 2 rappresentanti del personale tecnico-amministrativo, 5 rappresentanti degli studenti. L’incarico dura due anni. La sua candidatura è individuale o fa parte di una lista? Faccio parte della lista universitaria Sinistra Per… che è oramai 10 anni che difende i diritti degli studenti. Siamo un gruppo di studenti, provenienti da tutte le parti d’Italia, iscritti a diverse facoltà ma che condividono valori come la democrazia, la solidarietà, l’uguaglianza e che si occupano di rappresentanza studentesca e di politica universitaria per rendere l’ateneo e l’università italiana più democratica e più giusta. Un gruppo di studenti che, pur non rifuggendo in modo qualunquista da una definizione politica chiara fin dal nome, è indipendente dalle organizzazioni di partito, considerando questa indipendenza indispensabile per svolgere in maniera giusta ed efficace il compito di rappresentanti degli studenti. Una certa disaffezione dagli appuntamenti elettivi è riscontrabile anche tra gli studenti; sa dire per quale motivo chi non vota dovrebbe cambiare idea? Per l’importanza della rappresentanza: se nell’elezione di un organo centrale, di un consiglio di facoltà o di corso, non venisse raggiunto il quorum partecipativo del 10% l’organo rimarrebbe privo della rappresentanza studentesca a danno degli studenti che non avrebbero nessuna possibilità di controllo e di partecipazione alle decisioni dell’Università. Ed allora perchè proprio perché Sinistra per…? Perché Sinistra per... ha dimostrato in questi anni di essere una lista presente, partendo da quello che ha fatto a quello che vuole fare. A dimostrazione di ciò vi è la ferma opposizione al DDL della Moratti, la battaglia contro la cattiva gestione della mensa (che sarebbe dovuta sorgere in via Cammeo) che ha portato al raddoppio della spesa prevista e a due anni di ritardo, il nostro significativo apporto ala riduzione del 50% sull’abbonamento CPT agli studenti e all’istituzione dei bus notturni, i cineforum, le feste, i concerti, la difesa delle fasce meno abbienti, l’apertura serale delle biblioteche, il rifiuto di una più alta tassazione per l’accesso alle lauree specialistiche rispetto a quella ordinaria delle lauree triennali, l’opposizione ai percorsi di eccellenza (esami aggiuntivi per studenti più meritevoli), un’operazione finalizzata a dare lustro all’ateneo nella logica della concorrenza tra Università. Quello che vogliamo fare, se gli studenti ce ne daranno la possibilità, va in questa direzione, puntando ad una didattica di qualità legata ad una ricerca di alto livello, alla difesa dell’Università pubblica aperta a tutti (per questo non si possono accettare i presagi di lauree specialistiche a numero chiuso, né Master che non siano accompagnati da una idonea borsa di studio), rafforzando il SEU (sistema editoriale universitario) e proponendo che tutti i libri di testo scritti dai professori per i propri corsi siano stampati a prezzi politici da questo, monitorando e migliorando l’efficienza dei servizi offerti dall’Università. E perché gli studenti dovrebbero votare proprio lei Perché porterei un punto di vista diverso all’interno di Sinistra Per… e all’interno degli organi a cui sono candidato (Senato accademico, Consiglio di facoltà di Giurisprudenza, Consiglio di corso di Diritto Applicato) che non è quello degli studenti residenti, siano pisani o no, ma che è quello dei pendolari e degli studenti che durante l’estate lavorano e non possono esser considerati come tutti gli altri studenti a tempo pieno. Perciò è in discussione su mia iniziativa, presso il Consiglio degli Studenti (organo propositivo dell’Università) una nuova formulazione di studente lavoratore, soprattutto in vista della flessibilità ma soprattutto della precarietà lavorativa di modo che, per esempio, venga esteso l’appello previsto per i lavoratori e per i fuori corso anche a coloro che hanno svolto attività lavorativa per un periodo minimo di 78 giorni. Ricordo in ultimo che si vota il 3 e il 4 maggio dalle ore 9 alle ore 19 negli appositi seggi allestiti all’interno delle facoltà. Hanno diritto al voto tutti gli studenti che risultano regolarmente iscritti ai corsi di studio, aggregati e non, nell’anno accademico in corso. Hanno, altresì, diritto al voto tutti gli studenti che, pur conseguendo il titolo di laurea triennale durante l’anno accademico, mantengono la condizione d’iscritto purché in regola con il pagamento delle tasse fino al 30 settembre dell’anno accademico in corso e, contestualmente alla domanda di laurea, presentino domanda di preiscrizione ad un corso di laurea specialistica. (Per ulteriori informazioni www.sinistraper.org o dade.solfo@inwind.it.)
Davide Solforetti