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Condoni edilizi all’Elba : interviene il Professor Tanelli

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 14 aprile 2005

Fino al 2002, durante la gestione ordinaria come prevista dalla Legge del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, la Commissione Nulla–Osta ed il Consiglio Direttivo ebbero ad esaminare varie domande inerenti la trasformazione in opere murarie di baracche in ferro, legno, e materiali vari, presenti nell’Area Protetta e già condonate in anni antecedenti alla istituzione del Parco Nazionale, in base ai dettati legislativi sul condono edilizio promulgati negli anni ottanta e nel 1994 dal primo governo Berlusconi. La linea al tempo seguita dall’Ente fu quella di permettere la trasformazione delle baracche in strutture murarie – senza alcuno incremento volumetrico e dando nei casi precise prescrizioni edificatorie-. Il Consiglio Direttivo ed il sottoscritto erano pienamente consapevoli di espletare un’azione che di fatto premiava i “ furbi”, ma ritennero di dovere superare questa consapevolezza, e non senza fatica, in nome dell’interesse generale del territorio permettendo la sostituzione di baracche , spesso fatiscenti e degne delle più squallide bidonville, già condonate e pertanto non-abbattibili, con costruzioni almeno dignitose per il paesaggio. (Come noto le sedute del Consiglio Direttivo erano pubbliche e le relative delibere ivi comprese quelle in materia edilizia, erano ampiamente diffuse a mezzo stampa ed integralmente riportate nel sito Internet del Parco Nazionale. Al riguardo in attesa dell’annunciato riordino del sito non guasterebbe che anche le delibere del Parco commissariato avessero un’ idonea diffusione nel sito Internet.) La recente Legge sul condono edilizio voluta dall’attuale Governo , presenta caratteri ancora peggiorativi rispetto alle due precedenti. La Regione Toscana ha promulgato una normativa che di fatto chiude le maglie del condono per gli abusi espletati nelle aree protette lasciate aperte dalla Legge del governo nazionale. Tale Legge regionale è stata impugnata dal Governo centrale presso la Corte Costituzionale. La Legge nazionale sul condono edilizio, in una collegiale assunzione di responsabilità ministeriali e governative , ha tentato di aprire anche in Toscana la strada ai “ nuovi furbi”, fra i quali , con le vicende di Villa Certosa in Sardegna , sembra fare bella mostra il capo del Governo. E’ indubbio che da parte delle Istituzioni si impone un’ attenta sorveglianza ed un rigoroso esame delle domande di condono in un quadro di leale collaborazione e rispetto istituzionale delle competenze nel superiore interesse dello stato di diritto, del territorio e della collettività dell’Elba e dell’Arcipelago toscano.


Giuseppe tanelli orizzontale

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