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A Sciambere di Savino

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 07 aprile 2005

Cari elbareportisti, dopo aver sopportato, quale unico esponente della mozione Fassino nella mia sezione, il sarcasmo ed i dubbi su: a) rinuncia al simbolo elettorale; b) federazione o qualsiasi altro agglomerato possibile politicamente; poi, previsione di sfaceli elettorali, disgusto per la componente riformista…e via discorrendo, prima che il compagno Coluccia travolga tutto con una sua dotta e puntuale anali si del voto, voglio esprimere la mia soddisfazione. Per aver creduto subito nel progetto, un progetto vincente, anzi, così vincente che lo Stempiato Equestre si è precipitato in diretta TV per ammettere che si, aveva perso le elezioni! Il tutto poi, senza “filtri podalici” od altre diavolerie di complemento. E non finisce qui! Anche il “refuso storico” Storace, avendo inutilmente gridato “o Roma od Orte”, si è dovuto ritirare nella poco nota località di snodo ferroviario. La finisco qui, salutandovi con cordialità (fassiniana) Savino Carone Caro Savino Non comprendo chi sarebbe il destinatario della tua lettera visto che il suffisso "isti" appiccicato ad Elbareport potrebbe far pensare che abbiamo degli adepti o che ci proponiamo come soggetto politico. Ti assicuro che già sputiamo sangue per produrre un giornale della sinistra libero e decente, non abbiamo tempo per fare altro. Ma andiamo in ordine: nessuno di questa redazione aveva previsto uno sfacelo del centrosinistra in questa tornata elettorale. Nessuno ha definito disgustosi i riformisti. A livello personale ti ripeto quanto ho già detto: sono iscritto ad un partito della sinistra, potrei aderire ad un partito che risultasse, scusami il bisticcio, l'Unione dell'Unione (un po' come i Laburisti inglesi al cui interno stanno dai moderati ai comunisti) ma non mi passa neanche per l'anticamera del cervello di finire i miei giorni aderendo ad una federazione di riformisti dal quale sarebbe tagliata fuori la sinistra sostanziale italiana. E' pacifico (e le elezioni lo hanno dimostrato) che per battere il vecchiume incolto imbellettato di liberismo acefalo, o se preferisci Berlusconi, c'è bisogno di un'alleanza tra la sinistra e i moderati democratici d'Italia, per questo mi incazzai come una iena con Bertinotti quando fece cadere il governo Prodi, per questo penso che siano sterili e antistoriche le contestazioni interne a Bertinotti di oggi. E' pacifico, ma non vedo perchè da ciò dovrebbe discendere che chi si sente di sinistra dovrebbe forzare la sua natura al punto di accettare di assumere una posizione centrista (che non considero una cosa disgustosa, ma semplicemente una cosa diversa). Quanto all'esultare (o al contrario al deprimersi) una delle poche cose che ho imparato facendo politica è che in politica l'arbitro non fischia mai tre volte, si va sotto la doccia ma c'è sempre un altro tempo da giocare. E l'improvviso intervento di un cavaliere "diverso" a cui ti riferivi, accolto a mio giudizio perfino con troppa bonomia dal duo Rutelli-D'Alema, ci ha detto che siamo già in partita per le politiche. Per dire: è giusto che, di fronte ad una svolta epocale come quella di domenica e lunedì sia i centro che i sinistri siano felici e perfino raggianti, ma il gatto (se non s'offendono i mici per l'irriverente paragone) non è ancora nel sacco, meglio gioire con moderazione e continuare a portare palla.