Egregio Direttore, Nell’A sciambere di mercoledì 30 marzo 2005, Lei si lancia in una dissertazione su una citazione, a sproposito attribuita ad Ignazio Silone, per prendere per i fondelli il citatore paragonandolo alla nota star del cinema Cita, con un gioco di parole che perfidamente assimila la peluta compagna antropomorfa di Tartan a chi appunto “cita” prendendo Bertucce per Scimpanzè e finendo così da Lei sbertucciato. Ma con tutte queste Cita che Lei cita, si scorda di citare una Cita ben più grande, anzi due, che più del Pan troglodytes aiutante-guardone di Tartan e Jane, rappresenta , anche topograficamente, meglio la colossale cantonata presa da chi Cita Ignazio Silone invece che Leonardo Sciascia. Parliamo della Città di Cita, capitale dell’omonima provincia di Cita, nell’estremo sud est della sterminata Russia, già Unione Sovietica, un posto dove per molto meno di una citazione sbagliata di Stalin ti poteva toccare anche fare una di quelle simpatiche vacanze sulla neve (o in amene isolette) che, come dice il nostro Premier con la moquette in testa, i dittatori (si può ancora dire che Mussolini era un dittatore?) facevano fare a spese dello Stato ai dissidenti. Questa Cita crediamo renda meglio la colossale cantonata presa da uno dei tanti critici a gratis dei “professionisti dell’Antimafia”, che di solito non si accorgono dei “professionisti della mafia”, quelli con i colletti bianchi che spostano e lavano miliardi di euro e dollari in banche e attività economiche, mica quelli con la coppola che non esistono più dal tempo di Silone e di Sciascia. Infatti si tratta di una Cita ben più corposa e pesante. Recitano gli atlanti geografici: “Cita, 322.000 abitanti, città della Siberia meridionale, alle falde SE del monte Jablonovy, 700 km. a E di Irkutsk. Industria alimentare, siderurgica, meccanica, tessile e capoluogo della Provincia omonima (431.500 kmq. – 131.198 kmq. più dell’Italia! n.d.r. -) 1.288.000 ab, - 3 abitanti per kmq, 80% russi e il resto mongoli, e popoli siberiani tribali n.d.r.- Economia agricola e forestale. Miniere di ferro e carbone”. Converrà, egregio Direttore che questa immensa Cita rende meglio l'idea della topica del paragone con una minuscola, e ormai scordata, stella pelosa di Holliwood, che purtroppo ci ha lasciato senza nemmeno aver ricevuto un premio di un Oscar alla carriera. Devo ammettere di non sapere perché i bolscevichi dell’estremo e freddo est della Siberia abbiano deciso di chiamare una Città con il nome di una scimmia. Forse lo scimpanzè Cita era un eroe del lavoro dell’Unione Sovietica? Era una spia del KGB in America? E’ stata fatta sparire dagli schermi dalla caccia alle streghe maccartista? Forse era una professionista dell’antimafia? Lei, che bazzica politicamente da quelle parti, ne sa qualcosa? TIRO FISSO No, e da quelle parti ci bazzicherà lei!
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