Dal balcone della sala consiliare di Portoferraio sventola la bandiera arcobaleno. Sventolerà per tutta la durata del consiglio, e per tutti i successivi consigli indetti dalla amministrazione Peria. Una lunga seduta, quella del 30 marzo, per rispondere alle numerose interpellanze e mozioni presentate dalla minoranza portoferraiese, che si è protratta dalla mattina fino al tardo pomeriggio. In un clima iniziale di collegiale concordia primaverile (Alberto Fratti si è più volte dichiarato in linea con le dichiarazioni di Benedetto Lupi) è stato votato all’unanimità un documento, presentato dalle minoranze, contro l’introduzione della tassa d’imbarco proposta dall’amministrazione di Piombino. Tutti d’accordo anche sugli appunti mossi alla attuale maggioranza per la manutenzione delle fioriere nella zona portuale, mentre per le interpellanze in materia sanitaria, attivazione della camera iperbarica e centro trasfusionale, il Sindaco ha fornito chiarimenti ritenuti sufficientemente esaurienti. Più ruvido il confronto sull’urbanistica. Visto che l’amministrazione ripartirà dal Regolamento Urbanistico adottato dalla giunta Ageno, introducendo una variante sostanziale, la minoranza chiedeva il riconoscimento della paternità e della legittimità di quella parte di strumento che verrà utilizzato dalla giunta Peria. Il Sindaco ha però precisato che delle 35 tavole che compongono il RU ne verranno salvate soltanto due, che si riferiscono al quadro conoscitivo del territorio e non alle norme di indirizzo e di attuazione. Al consigliere Marcello Giardini che chiedeva conto dei costi per le consulenze del Prof. Paolo Carrozza nelle azioni di autotutela che il Comune ha intrapreso nei confronti degli strumenti urbanistici, Peria ha fornito le cifre: circa 13.000 euro. “Molto meno – ha detto il Sindaco – di quanto non sia costato al Comune la difesa per i ricorsi al Tar intrapresi da Legambiente e dai Cittadini attivi contro la giunta Ageno. In quell’occasione sono stati spesi 134.000 euro.”
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