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Rifiuti: presentato il piano ESA, ma è polemica in consiglio

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : giovedì, 31 marzo 2005

La raccolta porta a porta sarà estesa a tutta la zona urbana di Portoferraio dopo la stagione estiva, l’obiettivo è di raggiungere il 55% della differenziata. Tra qualche giorno dovrebbe partire anche la raccolta dei medicinali scaduti presso le sale di attesa dei medici di famiglia. Ma dietro la porta i cittadini rischiano di trovare anche aumenti tra il 20 e 25% dei costi, nel passaggio, annunciato dalla amministrazione, da tassa a tariffa. La cifra da pagare non sarà più calcolata in base ai metri quadri delle abitazioni , ma in base alla quantità di rifiuti prodotti. Rinviata comunque la decisione della conversione dell'imposta. Il Presidente dell’ESA, Giovanni Frangioni, chiamato ad esporre il piano industriale dell’azienda durante il consiglio comunale di Portoferraio, ha illustrato le attività degli ultimi 4 mesi, da quando cioè sono stati rinnovati i vertici dirigenziali ed il consiglio d’amministrazione. L’annunciato rewamping del Buraccio è ancora in fase di ultimazione, nel frattempo la partecipata comunale ha acquistato l’intero impianto. Numerosi gli interventi e le richieste di ulteriori chiarimenti sia da parte dei gruppi di minoranza sia da parte dei consiglieri di maggioranza. Nervosismo e testa a testa serrato tra Giovanni Frangioni l'assessore Daniele Palmieri ed il consigliere Benedetto Lupi quando questi ultimi hanno richiesto, come previsto dallo statuto comunale, i documenti riguardanti i verbali del Cda dell'ESA. Frangioni si è mostrato restìo ("deve dirmelo il sindaco se questi dati devono essere forniti"), innescando così nuove proteste degli amministratori eletti da Rifondazione. E grosse perplessità emergevano anche per l'assegnazione delle commesse per il rewamping. Se infatti per 1.900.000 euro sarà bandita una gara, per assegnare il restante 1.700.000 euro è stato annunciato che si sta ricorrendo a trattativa privata. Perché? Perché si è scelta l'applicazione di una tecnologia che vede una sola ditta come esclusivista italiana. Ma 1.700.000 euro, hanno contestato i contrari, sono una cifra esageratamente alta per ricorrere all'istituto della trattativa privata, basti pensare che laddove si superino i 200.000 euro d'importo le norme prevedono l'indizione di gare in ambito comunitario europeo. L’Esa inoltre non ha ancora superato il nodo della partecipazione degli altri comuni elbani, per ora limitata ad un formalissimo 0,1%. Anche la situazione finanziaria continua a destare preoccupazioni, il debito è di circa 6 milioni e mezzo di euro.


consiglio comunale p0rtoferraio 30 3 05

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