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Controcopertina - Bosi: "Troppo allarmanti le tesi della "Caponnetto", verifichiamole"

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : martedì, 29 marzo 2005

Il Sindaco di Rio Marina si è rivolto al Prefetto di Livorno, in seguito alle notizie di stampa che per alcuni giorni hanno fatto seguito al “rapporto-legalità” della Fondazione Caponnetto, nel quale si rappresenta un forte ed insistito allarme su quella che sarebbe una situazione di diffuso rischio di illegalità sull’Isola, vittima di infiltrazioni di malavita organizzata, forse riconducibili alla presenza di istituti penitenziari, che avrebbero richiamato la presenza dei congiunti dei detenuti. Poiché –come ovvio- queste notizie e la loro ampia divulgazione non possono che destare preoccupazione, il Senatore Bosi, nella sua qualità di Sindaco di Rio Marina e di membro del Governo nazionale, ha richiamato l’attenzione del Prefetto di Livorno, ritenendo che il Comitato provinciale dell’ordine e della sicurezza -nel quale siedono tutti i responsabili di tutte le forse dell’ordine presenti sul territorio- sia la sede istituzionale idonea per un esame di quanto contenuto in questo rapporto, e di una verifica sulla sua fondatezza, che riscontri i dati statistici sui fenomeni malavitosi riferiti al dato provinciale, regionale, nazionale. In sostanza si tratta di verificare se la situazione elbana rientri entro i limiti di un dato che si può considerare fisiologico -ed in questo caso l’allarme sarebbe ingiustificato e sconfinerebbe nell’allarmismo gratuito- oppure se invece gli elementi riscontrati hanno un carattere di specifica patologia, ed allora occorrerà discutere sul da farsi, attivando le competenti autorità nazionali, a cominciare dal Ministro degli Interni, per l’adozione delle conseguenti iniziative di carattere operativo. L’acquisizione di questo elemento è irrinunciabile ed urgente, dal momento che ormai da troppo tempo intorno all’Elba si sta creando un clima di allarme e sospetti che non fa certo bene al prestigio di questo territorio, specie in considerazione del danno che ne può derivare all’economia, prevalentemente turistica, oltre che alla cittadinanza, che non può più a lungo sopportare di essere rappresentata in maniera equivoca e disonorevole, contrariamente a costumi che caratterizzano il popolo elbano come portatore di valori positivi. L’Ufficio del Sindaco di Rio Marina Sen. Francesco Bosi Oltre all'usuale tono proclamatorio, ci pare che il Sindaco di Rio Marina nella sostanza formuli una richiesta molto simile a quella della fondazione Caponnetto, il cui rapporto è giusto che preoccupi, anche perchè la fondazione si avvale di personaggi che, obiettivamente, hanno una competenza giuridica e una conoscenza dei fenomeni mafiosi (da quelli più cruenti a quelli dei colletti bianchi e dell'economia) assai approfondita. Quanto al "clima di allarme e sospetti" tanto per citare solo un caso, il Senatore non potrà negare che ci sono fondati motivi per pensare che all'Elba e nel territorio che governa siano accaduti fatti molto gravi, tanto è che il Comune di Rio Marina è parte lesa in una storia che, secondo la tesi accusatoria della Procura di Genova ha visto collusi, corrotti e pure mafiosi ruotare (prima della elezione di Bosi) intorno al suo comune. Elbareport


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