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Controcopertina - L'interrogazione sui parchi al Governo: DS insoddisfatti

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 17 marzo 2005

Oggi pomeriggio nell'Aula di Montecitorio - durante il "question time" in diretta su Rai 3 - il governo ha risposto ad un'interrogazione dei deputati DS (firmatari Calzolaio, Mussi, Bandoli, Vigni, Raffaella Mariani, Piglionica, Innocenti, e Ruzzante) sull'atteggiamento del Ministero dell'Ambiente nei confronti dei Parchi nazionali. L'interrogazione, il cui lungo testo integrale abbiamo riportato in apertura dell'ultimo numero di Elbarerport, è stata illustrata dall'Onorevole Fulvia Bandoli. Per conto del Governo Berlusconi ha risposto il Ministro per i rapporti col Parlamento Carlo Giovanardi al cui intervento ha replicato, dichiarandosi insoddiffatto, il primo firmatario della mozione Valerio Calzolaio. Riportiamo di seguito il resoconto stenografico dei lavori parlamentari: Camera dei Deputati Stenografico Aula in corso di seduta Seduta n. 603 del 16/3/2005 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE FABIO MUSSI Interrogazione a risposta immediata (Applicazione del principio di leale collaborazione tra Governo e regioni nella nomina dei presidenti degli enti parco - n. 3-04345) PRESIDENTE. L'onorevole Bandoli ha facoltà di illustrare l'interrogazione Calzolaio n. 3-04345, di cui è cofirmataria FULVIA BANDOLI (DS). Signor Presidente, il ministro Matteoli non ha promosso iniziative di collaborazione con le regioni interessate, ha firmato finora almeno 28 decreti predisposti dal direttore del servizio «conservazione della natura» che contenevano la nomina con la proroga dello stesso direttore del servizio ed ha reiterato molti dei decreti con i 60 giorni. I decreti di nomina dei commissari straordinari non hanno nessuna giustificazione legale e nessuna motivazione di emergenza e di urgenza; i bilanci degli enti commissariati sono in ordine, le procedure ordinarie previste dalla legge sono rispettate e la motivazione addotta è la mancata intesa con le regioni interessate. In tre casi si tratta, guarda caso, della Toscana, la regione nella quale il ministro interrogato, nel 2000, si è candidato alla presidenza, risultando tuttavia sconfitto. Bene: si tratta di una volontà autoritaria, centralistica e ritorsiva, che si sta manifestando già da molti anni e della quale chiediamo ragione. PRESIDENTE. Il ministro per i rapporti con il Parlamento, onorevole Giovanardi, ha facoltà di rispondere. CARLO GIOVANARDI, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Signor Presidente, per quanto riguarda la nomina dei presidenti degli enti parco, vorrei ricordare che la Corte costituzionale, nella sentenza 20 gennaio 2004, n. 27, ha stabilito che la nomina di un commissario può essere effettuata quando è stato avviato e proseguito il procedimento per ottenere l'intesa per la nomina di un presidente. Infatti, i presidenti degli enti parco possono essere nominati solo se vi è l'intesa tra il Governo ed il presidente della regione interessata. In tale sentenza, la Corte costituzionale non ha rilevato una carenza di potere del ministro dell'ambiente e della tutela del territorio nel provvedere alla nomina di un commissario straordinario, avendo censurato la nomina medesima per il fatto che, una volta disposta, non era stata seguita da una trattativa con la regione, finalizzata a trovare finalmente questa intesa per procedere alle nomine dei presidenti. Sulla base di tale sentenza, sono stati ripresi i contatti con le regioni interessate, al fine di raggiungere la prescritta intesa. Vorrei ricordare, al riguardo, che si sono svolti numerosi incontri tra il ministro ed il presidenti delle giunte interessati; per ultimo, si è svolto l'incontro con i presidenti delle regioni Umbria e Marche, per il parco nazionale dei Monti sibillini. Tali incontri, tuttavia, non hanno finora dato alcun risultato in ordine alla designazione di un presidente di un ente parco di comune intesa. Attesa la predetta situazione di stallo, ed al fine di garantire la continuità della gestione amministrativa degli enti, si è provveduto a nominare i commissari straordinari e, al contempo, si è continuato a ricercare il consenso delle regioni per la scelta del presidente. Non ho capito che cosa si voglia dire ricordando che il ministro interessato era candidato nel 2000 in Toscana, visto che l'altra parte dell'intesa sono proprio i presidenti delle giunte regionali (i quali, naturalmente, sono stati eletti in quelle regioni), che hanno bocciato alcuni nominativi, proposti dal Governo, senza offrire alcuna motivazione, perché è capitato anche questo. Sono assolutamente favorevole anch'io alla leale collaborazione tra regioni e ministero per nominare i presidenti degli enti parco, tuttavia è evidente che, per esservi un'intesa, deve essere raggiunto un accordo tra Governo e regioni. L'intesa tra Governo e regioni deve avvenire concordando nominativi che, come prevede la legge, presentino caratteristiche gradite ad entrambe le istituzioni, nell'ambito di un rapporto di leale collaborazione. Ritengo che ciò possa avvenire nel più breve tempo possibile; naturalmente, se nel frattempo manca l'intesa, oppure se i nomi proposti da una parte o dall'altra non sono graditi, ciò non significa che gli enti non debbano essere gestiti: da qui, la nomina dei commissari straordinari. Auspico, pertanto, che questa intesa venga raggiunta al più presto; vorrei ricordare, tuttavia, che per mettersi d'accordo bisogna essere in due: il Governo e le regioni interessate. PRESIDENTE. L'onorevole Calzolaio ha facoltà di replicare. VALERIO CALZOLAIO (DS). Signor Presidente, ci dichiariamo insoddisfatti. Sono insoddisfatti i DS, le comunità dei parchi e l'opinione pubblica attenta allo sviluppo sostenibile ed alla qualità della vita. Il ministro dell'ambiente del suo Governo, onorevole Giovanardi, è un ministro «contro» i parchi e «contro» l'ambiente. Dei ventuno parchi nazionali costituiti, che interessano quasi cinquecento comuni e diciotto regioni, otto sono senza presidente, sei non hanno consiglio direttivo e solo tre hanno un direttore regolarmente incaricato. Il ministro «contro» l'ambiente ha diminuito il contributo complessivo per la gestione ordinaria del 10 per cento in due anni; ha azzerato i fondi per le spese di investimento; ha commissariato e paralizzato la vita ordinaria di almeno la metà dei parchi nazionali. Sei parchi sono ancora commissariati e la proroga del commissario è considerata inammissibile, unanimemente, dalla Camera dei deputati. Nonostante ciò, ogni sessanta giorni, da dieci mesi, vi è la proroga del commissario: per il parco dell'Arcipelago toscano, per quello dell'Appennino tosco-emiliano, per quello del Circeo, per quello delle Foreste casentinesi, per quello dei Sibillini, per quello dell'Aspromonte. In quattro casi il commissario è il direttore del servizio del ministero, che prende quattro indennità - dai parchi, non dal ministero -, per non starci mai: vi si è recato, in dieci mesi, un solo giorno. Lei, signor ministro, pensi ai comuni commissariati: il commissario non c'è mai. Lei non ha detto nulla su ciò. Il commissario percepisce quattro indennità per non andare e per non fare il suo lavoro. Il commissario è, in un altro caso, il presidente contro il quale è stato accettato il ricorso da parte della Corte costituzionale. Quest'ultimo, per il parco dell'Arcipelago toscano ha scelto consulenti fuori dall'organico, ha approvato, senza il prescritto parere della comunità, il bilancio ed ha sostituito il logo - e, di fatto - il nome del parco. Il ministro ha commissariato «contro» la sentenza della Corte costituzionale, contro l'indirizzo parlamentare e contro le regioni. Quando ha nominato i presidenti, ha scelto appartenenti ad Alleanza nazionale, ossia al suo partito. Questo è l'unico criterio e l'unico curriculum seguito! Il segretario di AN di Nuoro, per il parco della Maddalena; un sindaco di AN per il parco dell'Arcipelago toscano; un ex parlamentare di AN per il parco del Pollino; il capolista di AN alle regionali abruzzesi per il parco della Maiella; e potrei riferire altri quattro casi simili. Su dieci presidenti, otto hanno tali caratteristiche. Vergognatevi


elba nascosta gentini

elba nascosta gentini

Fulvia Bandoli

Fulvia Bandoli

Carlo Giovanardi

Carlo Giovanardi

Valerio Calzolaio

Valerio Calzolaio