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Una critica alla legge elettorale ed a come si sono svolte le primarie

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : giovedì, 10 marzo 2005

Egregio Direttore, leggendo le liste dei candidati alle prossime elezioni Regionali di aprile non ci è passato l’atroce dubbio: a chi dare il voto? E soprattutto: come e perchè? Naturalmente a Sinistra, naturalmente per la riconferma della compagine che ha (abbastanza bene, se confrontata con le regioni di centrodestra) governato la Toscana. Ma non ci sono piaciute alcune cose: l’esclusione di Rifondazione dalla lista unitaria, col solo vero motivo della paura di dover cedere qualche poltrona ai bertinottiani, le assurde primarie bulgare dei DS a cui sono seguite le improvvide interviste del Consigliere Regionale del nostro collegio sul suo magro stipendio e sulla vitaccia dei politici. A questo aggiunga il fatto che stavolta le preferenze non contano, si voterà, in ogni collegio, su liste bloccate e decise dai partiti, e che i grossi partiti su questo si sono trovati tutti d'accordo, senza distinzioni tra destra e sinistra. Quindi, se c’è qualcuno in lista che ci piace, ma non è nelle prime posizioni, non voteremo per lui/lei ma aggiungeremo il nostro voto al bottino di chi è in testa alla lista, e che magari non ci piace proprio. Anche i candidati locali avranno vita dura, non passeranno sicuramente se non sono capolista, ma anche i primi in lista di partiti piccoli nel nostro collegio Provinciale di Livorno, ad esempio la vicesindaca di Rio Marina per l’UDC , e che eleggono un piccolo numero di consiglieri regionali, saranno sicuramente superati dai candidati di collegi più popolosi, come Firenze, e i voti dati a loro serviranno solo a rimpinguare il bottino di altri. Insomma, non voteremo più per i candidati che ci stanno simpatici o ci danno fiducia – anche se crederemo di farlo .- perché i partiti hanno già deciso chi deve passare. Per questo nel centro-sinistra, che tutti sanno vincerà con notevole distacco, c’è stato casino per occupare i primi posti nei collegi (c’era anche da mettere in fila nella stessa lista e dare assicurazioni di essere eletti a DS, Margherita, SDI e Repubblicani) mentre in AN e Forza Italia si è sgomitato fino alla pubblica rissa per occupare la testa di lista, l’unica posizione che permetterà di essere eletto consigliere, e ne sa qualcosa il povero Leopoldino Provenzali che, dal secondo posto in lista, contempla desolato la fine del suo regno. La cosa assurda è che i DS hanno fatto le primarie (stendiamo un pietoso velo) ma gli altri ulivai no, ma siccome più voti piglia la lista più candidati elegge, uno che vota Ulivo si troverà a mettere il suo voto in un cumulo che servirà ad eleggere anche un Diessino, o uno boselliano, o un Margherito che magari gli sta sul gargarozzo. E gli altri non hanno fatto nemmeno finta di fare le primarie: ce li danno così, in confezione tuttigusti pronta all'uso. Insomma i candidati nelle posizioni di rincalzo sono solo specchietti per le allodole, si vota comunque e sempre la lista in blocco, ma chi passa (e non sempre) sono solo i primi. Vista così, forse conviene scegliere a Sinistra un piccolo partito con un capolista in gamba e che non ci porti in dote altri candidati indigesti! Comunque, questa legge elettorale ci sembra proprio una bella schifezza, non era meglio lasciar tutto come prima (che funzionava ed era più democratico) e consentirci di scegliere noi, e non i partiti, a chi dare voto e preferenza per farlo eleggere?


seggio 2004 fucsia

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