Si è concluso al Palazzo del Burò di Rio Marina il seminario «LE MINIERE A FERRO DELL’ELBA: UN GIACIMENTO CULTURALE E UN PATRIMONIO ECOTURISTICO» organizzato dal Parco minerario in collaborazione con i Dipartimenti di Scienze della Terra dell’Università di Firenze e di Archeologia dell’Università di Siena, con il patrocinio della Comunità Montana dell’Elba e Capraia e il contributo della Banca dell’Elba. Le oltre settanta guide turistiche ad ambientali hanno seguito, nella quarta giornata, il chiaro intervento di Franco Cambi sul periodo storico etrusco e romano. Egli si è soffermato, in modo particolare, sulle vie del ferro che collegavano l’Isola alla costa e alle colline della Maremma, ed ha descritto gli insediamenti d’altura e i luoghi elbani dove il ferro era estratto, diversi da quelli dove poi veniva fuso. Lorenzo Marchetti, invece, si è soffermato sul periodo successivo all’unità d’Italia con i cambiamenti tecnologici e sociali prodotti da quello che viene considerato il periodo dell’industrializzazione delle miniere elbane. Mentre Franco Cillerai, con l’ausilio di foto e filmati d’epoca, ritrovati da Emilio Campolunghi, ha illustrato le macchine e gli strumenti di lavoro in uso fra le due guerre. Paolo Guglielminetti, infine, ha letto alcune commoventi testimonianze sulle condizioni di lavoro nelle miniere agli inizi del secolo scorso rilasciate, oltre trenta anni fa, al club La vena del ferro da Clemente Croci (classe 1896), Primo Roberto Lupi (1897), Giovanni Soldani (1895), Vittorio Luigi Soldani (1884) e Umberto Soldani (1901). I lavori, che nei giorni precedenti avevano avuto anche il contributo di Enrico Pandeli e Luca Rossato, sono stati conclusi dal prof. Giuseppe Tanelli. Tutti coloro che hanno preso parte all’intero programma del seminario riceveranno l’attestato di Guida del Parco Minerario e Mineralogico dell’Isola d’Elba valido per l’anno 2005.
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