Nonostante il freddo e la neve per il convegno “USCIRE DAL PETROLIO dal dire al fare. Occasioni e prospettive per l’energie alternative e il risparmio energetico all'Elba” era affollata (vedi foto) la grande sala della Caserma De Laugier di Portoferraio, una sorpresa anche per LEGAMBIENTE che, pensando ad una partecipazione minore, aveva circoscritto i posti a sedere a meno della metà della sala: i circa 200 partecipanti hanno tranquillamente occupato anche le altre poltrone. Un pubblico composto da giovani, Amministratori, tecnici ed imprenditori che hanno ascoltato con attenzione l’impegnativo saluto del Sindaco di Portoferraio, Roberto Peria, che ha prospettato un impegno strategico di tutte le istituzioni elbane per costruire un modello energetico elbano. Una suggestione che è tornata in molti degli interventi successivi, a cominciare da quello di Carlo Giangregorio, responsabile energia di LEGAMBIENTE Arcipelago Toscano, che ha introdotto la discussione e coordinato il dibattito. Giangregorio ha sottolineato con forza le difficoltà burocratiche che i cittadini incontrano nella realizzazione di semplici i pannelli solari e chiesto precisi impegni alle Amministrazioni Comunali per introdurre nei regolamenti edilizi l’obbligatorietà di impianti per l’energie alternative ed il risparmio, ma anche un intervento verso la Soprintendenza che molte volte si oppone alla messa in opera di pannelli solari. Edoardo Zanchini, autore del libro “Uscire dal petrolio”, le cui copie si sono esaurite rapidamente, ha fatto un rapido affresco delle politiche nazionali, mettendo in risalto le grandi potenzialità italiane ed il ritardo della politica in questo campo rispetto agli altri Paesi Europei più evoluti. “In Germania – ha detto l’esponente della Segreteria Nazionale di LEGAMBIENTE – l’energie alternative hanno già prodotto oltre 150.000 posti di lavoro, una volta e mezzo quelli della più grande industria italiana, la FIAT. E’ inceredibile che l’Italia, Paese del sole e del vento, sia in fondo alle classifiche degli impianti eolici eolico e fotovoltaici, surclassata da Danimarca, Spagna, Germania, Grecia e Cipro ” Ma è stato certamente l’intervento dell’Ingegner Alex Sorokin, di Interenegy e consulente dell’Unione Europea, quello che ha catalizzato l’attenzione dell’auditorio. Una lucidissima e completa disamina dello sviluppo delle energie alternative in Europa, dello spreco energetico italiano e delle Isole Minori del nostro Paese e l’indicazione di progetti e politiche concrete che potrebbero far diventare l’Elba e l’Arcipelago Toscano un esempio di risparmio energetico e di uso delle Energie Rinnovabili per l’intero Mediterraneo. Sorokin, tabelle e studi alla mano, ha dimostrato l’enorme spreco energetico delle piccole isole e prospettato l’uso di energie rinnovabili, idrogeno, recupero dello spreco per costruire un modello energetico concretamente ed economicamente realizzabile che potrebbe fornire energia e far funzionare di impianti di dissalazione, trasporti ad emissione zero, solarizzazione diffusa. Anche Luca Bussotti, presidente dell’ASA, è entrato concretamente nelle tematiche dell’Arcipelago Toscano, sollecitando Amministratori ed imprenditori a percorrere la strada del rinnovamento tecnologico, dello sviluppo sostenibile del comparto energetico che avrebbe una forte ricaduta anche sull’immagine turistica dell’Elba. Più politico ma molto appassionato l’intervento di Fabio Roggiolani, capogruppo dei Verdi in Regione, che ha portato la sua esperienza di Presidente della Commissione Agricoltura della Regione Toscana. Un contributo che ha permesso di capire le concrete linee di sviluppo regionale per le energie rinnovabili e il forte valore, economico ed etico, che possono avere nello sviluppo dell’imprese, costituendo fonte di innovazione e guadagno. Angelo Naldi ha illustrato l’attività dell’Agenzia Provinciale Energetica di Livorno e posto in evidenza la necessità di recuperare ritardi e di avviare una vera politica di risparmio energetico e di differenziazione delle fonti anche nella nostra Provincia, invitando anche le Amministrazioni Comunali a far parte attivamente dell’Agenzia. Angelo Gentili, Responsabile del Centro per le Energie Rinnovabili, ha annunciato la prossima firma di un protocollo di intesa tra LEGAMBIENTE e BANCA DELL’ELBA, che verrà presentato ufficialmente nei prossimi giorni, per l’erogazione di fondi a tasso agevolato per cittadini ed imprese che vogliono realizzare impianti di energie alternative. “Le tecnologie e i finanziamenti ci sono – ha detto Gentili – e non è assolutamente vero che solare ed eolico non sono economici, anzi sono una grande prospettiva di guadagno e innovazione. Manca l’informazione tra la gente ed anche tra gli stessi Amministratori Comunali. Il grande interesse e partecipazione di oggi dimostra però che i cittadini sono sensibili a questi temi, il nostro centro e LEGAMBIENTE sono a disposizione per camminare insieme lungo la strada dell’innovazione tecnologica e del risparmio e la disponibilità della Banca dell’Elba assume un grande rilievo per questa comunità” E’ stata poi la volta del Comune di Campo nell’Elba che ha illustrato il suo piano energetico che prevede l’utilizzi di fonti differenziate (eolico, solare, biomasse e biogas) con particolare riferimento all’impianto di pale eoliche che dovrebbe sorgere nell’area di Monte Tambone. Una rappresentante dell’Istituto Nazionale di Bioarchitettura ha espresso l’apprezzamento per come si è svolto il convegno e dichiarato il forte interessamento dell’INBAR, presente anche nella nostra isola, per le prospettive che si aprono all’Elba e nell’Arcipelago Toscano. Ha brevemente concluso Umberto Mazzantini – Responsabile di LEGAMBIENTE per le Isole Minori – ringraziando tutti gli intervenuti per la qualità dei contributi e rimarcando la grande partecipazione, ma anche ricordando che, mentre si sta discutendo dell’Elba come terra di elezione per le energie alternative, il Comune di Capoliveri sta mettendo in discussione il progetto di “Bioborgo” della Comunità Exodus a Lacona, una contraddizione che LEGAMBIENTE chiede di superare ricercando accordi e soluzioni che possono garantire la Comunità Exodus e il Comune.
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Umberto Mazzantini