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Controcopertina - Gina Truglio: la casa, gli anziani, i problemi dei più deboli

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : sabato, 29 gennaio 2005

Sono appena rientrata da una delle numerose riunioni con Casalp ed i Comuni della provincia di Livorno per il passaggio al cosiddetto LODE (livello ottimale di esercizio). Ad oggi non siamo ancora giunti alla firma del contratto di servizio perché i punti di disaccordo non sono pochi. Una delle riunioni più significative si è tenuta ieri nella sede di Casalp a Livorno, presenti i funzionari (Presidente Biricotti, Geom. Simonelli, Arch. Marini) i politici, gli amministratori dei della provincia di Livorno e il Dirigente dell'ufficio casa della Regione Arch. Masci . L´Arch. Masci è stata molto esauriente sulle sue spiegazioni tecniche in merito alla L.Regionale 77/98 sul "Riordino delle competenze in materia di edilizia residenziale pubblica". Scopo principale della riunione era la presentazione da parte di Casalp del "Progetto qualità". L'ing. Marini ha evidenziato tutti gli aspetti a favore dell'adesione da parte dei comuni a Casalp, segnalando lo stato di alcuni alloggi popolari, tra cui quelli del comune di Portoferraio, che con un'incidenza di anziani del 36.46%, ha ben 135 alloggi su 183 privi di riscaldamento e ascensore. Una corretta politica a sostegno delle fasce più deboli, prima di tutto gli anziani, è uno degli obiettivi del nostro programma di governo. Ci sono anche altri punti importanti che dobbiamo definire adesso, per uscire da questa fase emergenziale. Da quando sono arrivata in comune a ricoprire il mio ruolo di assessore con questa delega particolare alla casa, mi sono trovata a fronteggiare emergenze continue. Una inarrestabile fiumana di gente che vuole parlarmi e mettermi al corrente della situazione. E ogni volta esco sempre più svuotata, sempre più triste e demoralizzata. Ascoltare certe storie e calarsi in certe situazioni mi aiuta a capire che le leggi che dovrebbero tutelare i più deboli non sono sufficienti a rispondere ad un certo tipo di domanda soprattutto in un territorio come l'Elba. E' questo quello che ho fatto presente ieri. Ad oggi non abbiamo ancora firmato il contratto di servizio e siamo rimasti l'unico comune a non essere d´accordo su alcuni punti del contratto. Dobbiamo far capire a Regione e ai Comuni della provincia che questo è un altro mondo con esigenze e problemi specifici. Una famiglia di anziani, badate bene parlo di anziani, che vivono in affitto a 500 € al mese, con gravi malattie invalidanti, in cura presso un ospedale del continente, che cosa deve scegliere? Mangiare? Curarsi o pagare l'affitto? Quante probabilità avranno di guarire data l'età? Il nostro comune ad oggi non può dare risposte concrete di alloggi, perché ne abbiamo pochi e quelli che finora si sono liberati sono stati assegnati a casi di assoluta emergenza. E' vero, dobbiamo assolutamente iniziare una politica sociale, che finora non è mai stata costruita; si sono gestite solo le emergenze, ma in questo modo non si curano i casi, si tappano solo i buchi più grossi ed il disagio rimane. Per questo motivo, visto che è obbligatorio (legge 560 del 24.12.93) assegnare a Casalp il canone di locazione degli alloggi, dobbiamo trattare con CASALP il livello del canone cencessorio (quel canone che Casalp ci verserà sulla base di un calcolo definito ai fini ICI e che il contratto di servizio obbliga gli stessi comuni ad utilizzare per finalità inerenti l'ERP). Avere una disponibilità finanziaria finalizzata al recupero del patrimonio edilizio significherebbe programmare e gestire una vera politica sociale e potremmo cominciare a ristrutturare certe case che cascano veramente a pezzi. Oggi non siamo in grado di corrispondere ai richiedenti le somme intere richieste come contributo agli affitti per quelle persone che rientrano nella fascia A , cioè a tutti quelli che non superano il reddito convenzionale di 11.400 €. La realizzazione di una vera politica sociale oggi deve andare di pari passo con una immediata gestione dell'emergenza per cui diventa strategico attuare sinergie con Regione e Provincia: non possiamo continuare a rimuovere il pensiero che molte famiglie continuano a vivere nei container degli Orti. Ecco, questo è uno dei punti che stiamo portando in discussione sul contratto di servizi con Casalp. Ricordiamoci che ad oggi il Comune non ha un Ufficio Casa e le cose da fare per il bene dei cittadini più disagiati sono tante. Noi Verdi siamo qui per imboccarci le maniche e dare il nostro contributo, ma diviene strategico l´accordo e la sintonia con le altre forze politiche nella definizione dei metodi e delle strategie per raggiungere obiettivi che abbiamo scritto nel nostro programma.


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