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L' Esaom precisa: nessun accordo con la Coop, rilancio della cantieristica in atto

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : sabato, 29 gennaio 2005

Egregio Direttore, con riferimento all’articolo pubblicato sul suo “giornale on line” in data martedì 18.01.05, intitolato “urbanistica si riapre la grande partita (1’ parte)”, poiché riscontriamo molte inesattezze, precisiamo quanto segue: - Non esiste nessun contratto e/o accordo tra Esaom e Coop, per cui quanto riportato nell’articolo è frutto di pura fantasia; - Esaom non ha in programma nessuna “sanguinosa”ristrutturazione aziendale ma al contrario sta effettuando un notevole sforzo economico per sviluppare la propria attività cantieristica avendo assunto importanti commesse con ad oggi un portafoglio ordini che prefigura un chiaro rafforzamento ed una garanzia per l’occupazione. Inoltre risulta assolutamente evidente che un congruo numero di ormeggi di qualità è indispensabile non solo per la permanenza e lo sviluppo della attività cantieristica, ma anche per la “città”; - Il signor Franco Scelza non è in pensione; è un dirigente del cantiere Esaom Cesa in aspettativa, avendo ricevuto una importante carica pubblica (Consigliere Provinciale) che deve poter svolgere liberamente; - In ultimo, la gestione di una attività dinamica, competitiva ed in crescita che occupa tutto l’anno nelle varie aree oltre 50 dipendenti, dei quali solo due non sono di provenienza Elbana, rende indispensabile il confronto con le autorità pubbliche e quindi gli “avvistamenti“ saltuari dei responsabili dell’Esaom “nelle anticamere di Assessori e Sindaco” risultano normali al fine di procedere nell’interesse della collettività. La preghiamo quindi di voler rettificare quanto pubblicato. Gli Amministratori Delegati Gianfranco Malaisi - Alberto Giannerini Più che di rettifiche ci pare trattiamo di precisazioni (anche perché si è parlato di inesattezze), alle quali procediamo ben volentieri: a partire dall'inesistenza di un accordo tra ESAOM e COOP, o intenti in tale direzione, fermamente convinti come siamo della necessità di una rivisitazione degli strumenti urbanistici, in modo che da una parte si fermi la corsa al gigantismo duopolistico della distribuzione, da un'altra si preservino il più possibile sgombre da cemento aree a ridosso della costa e dell'abitato, che potrebbero essere altrimenti "giocate", nell'interesse della collettività. Ancora di più ci rallegra sapere delle intenzioni di rafforzamento del comparto produttivo dell'azienda, anche se riteniamo che il passaggio Inoltre risulta assolutamente evidente che un congruo numero di ormeggi di qualità è indispensabile non solo per la permanenza e lo sviluppo della attività cantieristica, ma anche per la “città” esprima un punto di vista per nulla evidentemente condivisibile, anzi assai opinabile (permetterete che ci sia pure chi ha dello sviluppo una visione diversa dalla Vostra). Nulla da commentare per il resto. La Redazione


esaom aerea

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