I colleghi della carta stampata sanno benissimo (dovendo riempire uno spazio che è terribilmente fisso) che talvolta all'Elba le notizie vanno "companeggiate" in modo da disporre di qualcosa da raccontare anche in quei giorni in cui le civette per essere aderenti alla realtà dovrebbero recitare: ELBA: IERI NON E' SUCCESSO UN CAZZO. E giusto perchè la cronaca di questo sabato isolano è stata estremamente stitica che abbiamo usato in un altra parte del giornale la cronaca di un evento che per come si è svolto meritava una collocazione asciamberesca. Ci riferiamo ovviamente all'ultrasessantenne torzolo riese che si è fatto piccionare a rubare in casa propria e a simulare il furto da parte di altri. Ricapitolando: in nostro simula un'effrazione e con cosa forza la porta? ma con la sua auto (danneggiandola e lasciandoci i segni); porta via il lucchetto della cassetta metallica contenente i soldi e dove lo butta? in mare, in mezzo alla macchia? No, nella spazzatura: il primo posto dove sono andati a cercarlo (e a trovarlo) i Carabinieri. E il bottino dove lo nasconde? In un posto impensabile, nel suo portafogli!" Insomma il nostro a fatto di tutto per farsi beccare il più velocemente possibile. A questo signore resta solo la consolazione che a riguardare le cronache di qualche anno fa si trova tra i suoi compaesani uno ancora più pasticcione. Quello che andò a compiere una rapina a Lacona, durante la quale si fece cadere di tasca (senza accorgersene) la carta d'identità, così quando qualche ora dopo rientrò a casa sua, trovò i Carabinieri che lo aspettavano per arrestarlo. Sarà mica l'aria?