Si è svolta Venerdì 14 Gennaio presso la sala della Provincia a Portoferraio, la presentazione del Piano del Parco dell'Arcipelago Toscano redatto dalla società Agriconsulting spa. Ha introdotto il commissario Ruggero Barbetti riassumendo le tappe che hanno portato alla definizione del piano, mentre il presidente della Comunità del Parco, Pietro Paolo d'Errico, ha ricordato l'importanza di questo momento di confronto che potrà portare anche a delle correzioni prima della sua approvazione definitiva. L' Agriconsulting, attraverso i vari responsabili degli studi svolti, ha descritto le linee principali che caratterizzano il documento soffermandosi sulla maggiore importanza data ad un "Piano di Valorizzazione" piuttosto che ad un "Piano di conservazione" nell'ottica di una "conservazione correlata allo sviluppo" . Sviluppo delle risorse naturali, culturali e sociali in un parco che, a differenza di molti altri, ha un andamento demografico positivo . Quindi progetti che riguarderanno l'ecoturismo, la riqualificazione delle attività ricettive, il recupero dei sentieri, il recupero di alcuni siti storici, il progetto "Coste", gli interventi nella zona di M. Calamita, M. Capanne e Rio Marina-Cavo. Le norme di attuazione saranno divise in "disposizioni di carattere generale", "Regole per il processo di attuazione dei progetti", "Zonizzazione" e " Gestione dei servizi". Ed è proprio sulle norme che regolano ciò che si può fare e non si può fare nelle varie zone che si sono incentrati gli interventi delle associazioni di categoria professionali e dei rappresentanti dei comuni. Hanno espresso quesiti tecnici ed opinioni gli architetti Federico Mazzei e Nedo Volpini, e sono intervenuti il sindaco di Marciana Luigi Logi, l'assessore Milena Briano ed il sindaco di Portoferraio Roberto Peria che, nel suo intervento, ha ricordato il caos normativo che si prospetta con l'enorme frammentazione amministrativa elbana, con i comuni che hanno piani diversi tra loro che dovranno convivere con quello del parco creando un possibile "Frankenstein urbanistico". Il Peria ha perciò invitato gli enti preposti ad una collaborazione, come del resto stabilito in un protocollo d'intesa approvato per avere strumenti condivisi per tutti, e per far ciò propone un "coordinamento tecnico per una pianificazione integrale". Dalla "zonizzazione" sono sparite alcune zone di tipo A (quelle a conservazione integrale) e la motivazione che è stata data è che l'Elba è un "Ecomosaico piuttosto complesso". Insomma, i paroloni si sono sprecati e non è mancato neppure il famoso " Parco come motore di sviluppo sostenibile" e l'innovativo "Difficoltà nella gestione di un territorio altamente urbanizzato", mentre illuminante è stato scoprire che "Il parco si trova in un arcipelago". Nel pomeriggio l'incontro è proseguito per illustrare ed affrontare le eventuali problematiche relative al Piano Pluriennale Economico e Sociale."
piano parco + stretta