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Controcopertina: Due comunicati sulla situazione del Parco Minerario

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 11 febbraio 2003

Nella serata di martedì 11 Febbraio sono pervenute alle redazioni degli organi d’informazione dell’Elba due comunicati che trattano entrambi la questione del Parco Minerario, dopo la decisione del Demanio di appaltare i servizi a soggetti diversi dalla Societa del Parco Minerario srl in tre distinte tranche. “ I Comuni di Rio Marina e Capoliveri, e il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano – recita il primo dei comunicati, quello istituzionale - preso atto dei bandi di gara pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale dall’Agenzia del Demanio, e concernenti l’affidamento dei servizi di manutenzione ordinaria, sorveglianza e custodia del compendio minerario elbano, hanno chiesto all’Agenzia stessa di poter assumere, direttamente o in via associata, la gestione dei suddetti servizi, previa revoca dei bandi di gara. Tale richiesta di sospensione – termina la nota di Barbetti e Bosi - delle procedure di gara, fra l’altro, è suffragata dalla presenza di alcune inesattezze contenute nei bandi stessi”. I due esponenti della Casa della Libertà tenterebbero un recupero della centralità gestionale insulare insomma, anche se appare un po’ strano che non siano stati coinvolti in questa operazione Rio nell’Elba e Porto Azzurro, gli altri due comuni che hanno delle aree minerarie nel loro territorio comunale. L’altra nota sulla questione la invia il DS dell’Isola d’Elba, che non risparmia accenti critici né al Governo né ai rappresentanti locali del centrodestra “I Democratici di Sinistra – si legge nel testo della Quercia dell’Isola d’Elba - esprimono la loro contrarietà allo “spezzatino” che l’Agenzia del Demanio sta perpetrando contro lo sviluppo delle miniere elbane. Queste raccolgono valori di rilievo e notorietà internazionale, sono un bene per tutta l’Isola d’Elba che qui ha individuato un’occasione indispensabile per un turismo differenziato ed articolato in più stagioni. I Democratici di Sinistra dell’Isola d’Elba – continua la nota - chiedono che il governo annulli i bandi di gara ed applichi l’accordo sottoscritto a Palazzo Chigi. Questo accordo è tuttora operativo anche se i nuovi amministratori del Polo lo usano in modo schizofrenico: serve per prendere i finanziamenti, ma viene accantonato quando si tratta di affidare le funzioni concordate al Parco Nazionale dell’Arcipelago toscano e a quello Minerario. I Democratici di Sinistra dell’Isola d’Elba – si conclude il documento - ritengono ancora possibile trasformare le risorse minerarie dell’Elba orientale da giacimenti industriali in giacimenti culturali di interesse internazionale, è solo una volontà politica che i governanti del Polo, a differenza di quelli dell’Ulivo, sembrano non avere”.


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