Gentilissima redazione di Elbareport, dopo la mia precedente mail sulle cartucce nel bosco, vorrei dire la mia riguardo alla notizia dei due signori romani dispersi nei boschi...anzi, in particolare voglio rispondere all'articolo scritto da Legambiente. Sono d'accordo sul fatto che il sentiero n. 8 è ben segnalato, e quindi la causa può essere solo il buio...ma il discorso è ben diverso per quanto riguarda la segnaletica nel n.31! Io in persona l'ho percorso, partendo dalle Mura e scendendo a Pomonte, il giorno 07/11/2004, ebbene sì, lo stesso giorno in cui si perse il signore di Marciana Marina... Se sono arrivato a Pomonte con la luce del sole, lo devo soprattutto al fatto che quel giorno eravamo ben 7 persone, perchè poco dopo il bivio che da una parte porta a Seccheto e Fetovaia e dall'altra parte va a Pomonte la segnaletica è assente, o quasi...ad un certo punto abbiamo dovuto dividerci in 2 gruppi per poter trovare un segnale del CAI su una roccia quasi nascosta...e tra un piccolo segnale bianco e rosso e l'altro passavano centinaia e centinaia di metri, distanti a tal punto che una persona può rischiare di perdersi non una, ma più volte...e la cosiddetta giungla che accompagna l'escursionista fino a Pomonte è veramente quasi impenetrabile in alcuni punti, tanto che più volte abbiamo pensato di avere sbagliato... Quindi, se veramente il sentiero n.31 è uno dei primi sentieri che subiranno una cosiddetta "ristrutturazione" non posso che esserne contento. Comunque, è vero che la causa della scarsa segnaletica a volte è da riportarsi ai vari incendi che si sono sviluppati in quelle zone, ma secondo me basta anche poco per riattivarla, un barattolo di vernice bianca e uno di vernice rossa, un buon pennello e un pò di voglia di camminare...
Le mura caprile