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Controcopertina: Dispersi a Pomonte: Stavolta il Parco non c'entra

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 11 gennaio 2005

La cronaca dei giornali degli ultimi giorni riporta la notizia che la Protezione civile ha recuperato due signori dispersi in località Le Mura, sopra la Valle di Pomonte. In particolare si è scritto che “I due che erano in giro da molte ore avevano tentato di compiere un ultimo tratto della G.T.E. (Grande Traversata Elbana) percorrendo il sentiero 31 che da Vallebuia conduce a Pomonte, ma arrivati, nei pressi de Le Mura in un punto dove in effetti il N. 31 si perde nella boscaglia e risulta molto difficile da seguire” e si è anche denunciata la mancanza della segnaletica del Parco che avrebbe portato allo smarrimento dei due turisti. Leggendo quelle cronache però si viene anche a sapere che l’avventura dei dispersi si è felicemente conclusa “alle 22.30 di giovedì 6 gennaio (…) che avevano lanciato una richiesta di aiuto quattro ore prima”. Quindi i due escursionisti romani erano alle Mura intorno alle 18,30, già al buio! Infatti qualcosa non torna: 1) il sentiero che sale da Vallebuia alle Mura non è il 31, ma il numero 8 che si inerpica lungo un’area devastata dal gigantesco incendio di due anni fa e che quindi non si perde nella boscaglia perché la boscaglia non esiste più, anzi è proprio quell’incendio appiccato dai criminali del fuoco ad aver reso i vecchi sentieri scarsamente leggibili trasformando l’area in un’unica sassaia di granito e di bronconi anneriti e cancellando interi tratti di sentiero e addirittura le segnalazioni bianco-rosse del CAI.. 2) Invece, in località le Mura, dove si sarebbero smarriti i due escursionisti, il sentiero è ben segnato e leggibile e non ci si può perdere “nella boscaglia” perché la zona che ospita due grandi caprili tra i più belli ed integri dell’Elba è un brullo prato di montagna con ben visibili le segnalazioni del Parco Nazionale. Solo nel bivio della Grottaccia per Pomonte e Monte Capanne (molto più in là) qualche attempato vandalo ha divelto la segnalazione per le Filicaie e Monte Capanne. Quindi stavolta l’incuria del Parco Nazionale e l’abbandono dei sentieri non c’entrano proprio. 3) Diverso sarebbe stato il discorso se gli escursionisti romani si fossero persi davvero sul sentiero n. 31 che sale dalla valle di Pomonte fino a incrociarsi col n. 35 che sale da Fetovaia per poi congiungersi col n. 8 che collega le Mura a Seccheto: quel sentiero è – nel primo tratto che sale dalla valle di Pomonte - ancora transitabile con difficoltà perché la vegetazione lo sta piano piano soffocando (vedi foto), ma ci risulta che il 31 sia fra i sentieri che il Parco intende recuperare per primi. 4) Si può quindi dedurre che i dispersi sono stati imprudenti ad affrontare nel pomeriggio un tragitto così lungo e difficoltoso senza una guida esperta, e che per questo si sono fatti cogliere dal buio in un crinale molto in alto (631 m. slm.) e in una zona che, col calar delle tenebre, avrebbe dato dei problemi anche ad escursionisti molto esperti. Meno male che ci sono gli sherpa della Protezione Civile, ma forse – visto il ripetersi di questi smarrimenti - un po’ più di prudenza e partire ad un orario adeguato per affrontare itinerari lunghi e faticosi non guasterebbero, si eviterebbe così di scomodare volontari e forze dell’ordine e di tirare in ballo il Parco Nazionale anche quando non ha colpa.


Le Mura Panorama

Le Mura Panorama

Le Mura Bivio 31 -35 sentieri

Le Mura Bivio 31 -35 sentieri

Le mura sentiero 31 entrata

Le mura sentiero 31 entrata