L’ IRPET ha presentato l’indagine “Gli effetti della L.R. 5/1995 in Toscana: primi elementi conoscitivi” (presentazione ufficiosa e ancora parziale della prossima pubblicazione nei tipi della Regione Toscana) Quella che segue è un’elaborazione di quei dati fatta LEGAMBIENTE, i dati acquisiti sono aggiornati al marzo 2004 I comuni che hanno avviato il procedimento: 255 su 287 (89%), Corrispondenti al: 94% della popolazione residente 87% della superficie della Regione tutti i Comuni elbani. I comuni che hanno adottato il Piano Strutturale: 136 su 287(47%), Corrispondenti al: 55% della popolazione residente. 40% della superficie della Regione. All’Elba tutti i Comuni hanno adottato il Piano, ma quelli di Campo nell’Elba e Porto Azzurro non sono mai ritornati in Consiglio Comunale per l’esame delle osservazioni I comuni che hanno approvato il Piano Strutturale: 93 su 287 (32%). 26% della superficie della Regione Corrispondenti al: 37% della popolazione residente All’Elba il Piano è stato approvato da Rio nell’Elba, Portoferraio, Marciana, Marciana Marina. Marciana e Marciana Marina non hanno ancora il necessario nulla-osta del Parco Nazionale (e quindi il Piano non può dirsi definitivamente approvato). Fermo anche il Piano di Capoliveri. I comuni che hanno adottato il Regolamento Urbanistico: 76 su 287 (26%) Corrispondenti al: 36% della popolazione residente. 25% della superficie della Regione. All’Elba il Regolamento è stato adottato dal Comune di Rio nell’Elba, quello adottato di Portoferraio è in via di revisione. 25% della superficie della Regione I comuni che, approvando il Regolamento Urbanistico, hanno completato il Procedimento: 57 su 287 (19%). Corrispondenti al: 28% della popolazione residente. 17% della superficie della Regione. All’Elba solo Rio nell’Elba Durata media del Procedimento: 4 anni e mezzo di cui, per il solo Piano Strutturale: 3 anni Dai dati di cui sopra si evince come la durata del Procedimento è inversamente proporzionale alla grandezza dei comuni I comuni demograficamente ed economicamente più piccoli, cioè, mediamente impiegano più tempo dei grandi per completare il Procedimento dello S. U. G. ai sensi della L.R. 5/95. Un altro dato interessante: procedura ordinaria di autocertificazione (art.25) o accordo di pianificazione (art.36) il 69% ha scelto la strada dell’Accordo di Pianificazione (all’Elba Marciana dopo le due bocciature del P.S: e l’accordo di Pianificazione dovrebbe servire a redigere il Piano Strutturale Unico di cui ormai nessuno parla più) il 31%, invece, quella della Procedura ordinaria (scelta da 7 comuni elbani su 8) Analisi dei carichi massimi ammissibili per le UTOE. Nei 57 comuni toscani che hanno completato il Procedimento si notano comportamenti molto differenziati: Livorno nel suo RU sfrutta al 100% le capacità insediative dettategli dal PS Bibbona solo al 54% Rignano sull’Arno, il più virtuoso di tutti, solo al 44% Incrementi delle residenze previsti nei RU approvati nelle “quattro Toscane”: (1) nella Toscana Appenninica + 15% (2) nella Toscana dell’Arno + 13% (3) nella Toscana Costiera + 6% (con le punte massime all’Elba con un incremento previsto di 2 milioni di metri cubi) (4) nella Toscana Meridionale + 15% Valore Medio regionale + 12% (di cui il 40% ascrivibile a recupero dei patrimonio edilizio esistente, e il 60% ascrivibile ad abitazioni costruite ex-novo). In termini di popolazione ciò significa che la LR 5/95 ha “previsto” incrementi medi dell’ordine del 13 — 14%, molto lontani dagli incrementi ascrivibili alla vecchia LR 74/84, che erano spesso dell’ordine del 60—70%. Conclusioni: La LR 5/95 è stata radicalmente riformata con la recente approvazione della cosiddetta SUPER 5 mentre è chiaro che solo ora stava per essere “digerita e compresa fino in fondo”, è il caso dell’Elba dove le procedure di approvazione non hanno spesso tenuto conto delle scadenze fissate dalla legge, delle competenze del Parco Nazionale e addirittura – è il recente caso del Comune di Rio Marina – nemmeno delle prescrizioni della Provincia di Livorno che deve valutare la corrispondenza del Piano Strutturale con il PTC, oppure, approfittando furbescamente di una falla della Legge – non si capiva come e con quali strumenti la Regione potesse impedire che il Regolamento Urbanistico fosse corrispondente al Piano Strutturale! – si è cercato di far rientrare dalla finestra del R.U. il cemento che era stato stralciato da osservazioni di cittadini e Associazioni e dalle prescrizioni di Regione e Provincia dal P.S.
Elba Mappa 350