Nella giornata di lunedì 10 Febbraio durante una normale operazione di controllo nella zona del Cavo gli Agenti della Polizia Provinciale del distaccamento dell’Isola d’Elba si sono imbattuti in un grosso laccio metallico teso per la cattura del cinghiale. La trappola era stata accuratamente preparata e “pasturata” con dei tozzi di pan secco in una zona alle pendici di Montepertuso sul lato Sud, a pochissimi metri dai confini del territorio perimetrato dal Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Gli Agenti sono tornati nella stessa località alle ore 7 del giorno successivo e si sono appostati, attendendo che qualcuno si avvicinasse alla trappola per il controllo. Puntualmente alle ore 9 circa al laccio si è avvicinato un anziano signore (risultato poi essere un settantenne abitante della frazione riomarinese di Cavo) che ha risistemato i tiranti del laccio (volutamente allentati dagli agenti) ed integrato la pastura con altro pane secco. Dopo che l’uomo aveva portato a compimento l’operazione gli agenti sono intervenuti identificandolo contestandogli le violazioni in cui era incorso, e procedendo al sequestro sia del laccio (che riproduciamo nella foto a corredo dell’articolo) sia della pastura che aveva preparato. L’anziano bracconiere è stato denunciato alla Procura della Repubblica per aver esercitato l’attività venatoria in periodo e con mezzi non consentiti. Il signore potrebbe pagare piuttosto salata la sua brama di bistecche di cinghiale.
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