Riprenderanno nella mattinata lunedì 3 Gennaio, e saranno probabilmente terminati entro la sera dello stesso giorno, i lavori commissionati dal Distretto Stradale dell'Elba della Provincia di Livorno, relativi alla posa in opera dei 39 elementi del peso di due tonnellate ciascuno necessari a completare la realizzazione di una barriera opposta al fronte di frana del Mortaio che grava sul percorso della SP Anello Occidentale. Si attenderebbe a questo punto la sollecita visita della Commissione Grandi Rischi della Regione Toscana che dovrebbe decidere il da farsi, dopo salvato il salvabile (leggi aver mantenuto in sicurezza almeno metà della carreggiata per quanto riguarda sia i settanta metri di fronte di roccia in procinto di crollare al Mortaio che per quanto concerne l'altra frana in atto sulla stessa provinciale in località Bagno di Marciana Marina. Ma il sopralluogo non dovrebbe limitarsi ai due tratti citati, dove attualmente il transito e regolato dai semafori a senso unico alternato, L'Anello Occidentale di problemi ne mostra anche altri. Ci sono fenomeni in altri cinque punti nei pressi delle località de Le Sprizze, Mimosa e Redinoce che meritano una più approfondita valutazione. Certo è che su quella strada si dovrà continuare ad intervenire e molto prendendo a paragone quanto si è gia realizzato nel tratto di Punta Nera dove gli interventi compiuti, in diversi casi con tecniche speimentali, sono stati addirittura oggetti di studio da parte di tecnici provenienti da altre realtà nazionali ed internazionali, per la loro efficacia unita ad impatto accettabile sotto il profilo paesaggistico che naturalistico.
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