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Appello per la sepoltura dei resti di Giovanni Passannante

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : sabato, 01 gennaio 2005

Credo che il minimo che si possa fare sia sottoscrivere la petizione. Un atto di giustizia e di umana pietà che Passannante chiede anche a noi Elbani. Ha dato alla nostra Isola uno spicchio di storia. Sforziamoci almeno di garantirgli una degna sepoltura. Adesione: http://www.uldericopesce.com/seppelliamo.html Ulderico Pesce è direttore del "Centro Mediterraneo delle Arti" e sta portando in scena in tutto il mondo lo spettacolo L'innaffiatore del cervello di Passannante (l’anarchico che cercò di uccidere Umberto I di Savoia) di e con Ulderico Pesce Musiche dei Balcani e della tradizione contadina Lucana eseguite da Tiziana Gentilesca, Luca Fabrizio, Yuri Carriero, Michele Di Martino, Maurizio Maio e Paolo Regina. C’era una volta un paese in Lucania che si chiamava Salvia dove era nato un uomo: Giovanni Passannante. Figlio di contadini analfabeti aveva imparato a fare il cuoco nell’osteria “Croce di Savoia” di Potenza. Si trasferì a Napoli dove viveva alla giornata. Nel 1878 con un coltellino cercò di uccidere il re Umberto I di Savoia. Condannato a morte la pena gli fu convertita in ergastolo mentre sua madre e i suoi fratelli furono immediatamente internati in un manicomio dove anni dopo morirono. Passannante fu rinchiuso in una torre sull’isola d’Elba. La sua cella buia era sotto il livello del mare. Si ammalò, cominciò a cibarsi dei propri escrementi. Anni dopo fu trasferito in un manicomio criminale dove morì nel 1910. Al cadavere fu tagliata la testa. Il cranio e il cervello esposti nel museo criminologico di Roma dove ancora adesso possono essere “ammirati” pagando 2 euro. Quel paese si chiamava Salvia, ma fu ribattezzato: “Savoia di Lucania”. Ci sono tante favole di principi e di re ma questa favola non è. La narrazione della vita di Passannante è affidata al custode del Museo Criminologico di Roma, a colui che deve stare attento alla bacheca dove sono esposti il cervello e il cranio del famoso anarchico. “Questo spettacolo nasce da un’esigenza etica: riportare nella sua terra il cervello e il cranio di Giovanni Passannante per la sepoltura.”


Torre di Passanante

Torre di Passanante