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Il "disperso" telefona a casa per fare gli auguri

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 31 dicembre 2004

Ha telefonato a casa dall'India da una zona montuosa non distante da Goa dove si trovava con la sua ragazza in camper. Ha chiamato per fare ai suoi familiari gli auguri di buon anno intorno alle 19.30 di Giovedì 30 Dicembre, lo ha fatto tranquillamente ignorando di essere diventato nel frattempo "un disperso", ed anzi apprendendo proprio in quel momento dai familiari, le esatte dimensioni di una catastrofe accaduta in luoghi tutto sommato a lui vicini. E' quindi così cessato dopo poche ore l'allarme per la sorte del trentaduenne Pietro Re, (più noto agli isolani con il nomignolo di "Pedro", un giovane di origini senesi ma da tempo radicato a Marciana Marina dove, nella compatibile stagione gestisce un motonoleggio. Il Re aveva insomma preso tuttaltra direzione rispetto alle isole Andamane dove si diceva fosse orientato e dove lo Tsunami ha fatto migliaia di morti. Prima della telefonata che ha sciolto ogni residuo dubbio, l'ultima traccia dei due era un prelievo effettuato con un bancomat della ragazza poche ore dopo il catclisma ed il conseguente maremoto. Un elemento che aveva mitigato l'angoscia dei familiari nella loro attesa di un contatto, un'ansia spezzata dal trillo del telefono nella prima serata di giovedi.


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