Il 30 agosto LEGAMBIENTE chiese al Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano di poter esaminare i nulla-osta di accesso alle vitatissime zone marine delle isole di Montecristo, Pianosa, Giannutri, Gorgona e Capraia, per conoscere quali attività scientifiche – le sole autorizzabili - erano state consentite nel 2003 e 2004 e per capire quanto ci sia di vero nelle molte segnalazioni di frequentazioni di altro tipo nelle aree marine protette delle isole minori dell’Arcipelago. Il Commissario del Parco - Ruggero Barbetti, AN - negò gli atti e fornì solo il numero degli accessi alle aree marine protette (150) giustificando incredibilmente la scelta con la cosiddetta Legge sulla Privacy". LEGAMBIENTE ricorse quindi al Difensore Civico della Regione Toscana che confermò il diritto al libero accesso a quei documenti e intimò al Commissario di fornirli, o di fare opposizione entro 30 giorni dall'emissione del parere. Allo scadere del periodo previsto, LEGAMBIENTE ha chiesto al Commissario del Parco di poter finalmente prendere visione della documentazione richiesta. La risposta è stato un nuovo un irreale, quasi comico, diniego. Ignorando totalmente il richiamo, le precisazioni e i rilievi del Difensore Civico della Regione Toscana, il Commissario del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano ha messo addirittura il “segreto scientifico” sui tuffi proibiti di politici, VIP, aspiranti VIP e imbucati vari! Infatti, insieme agli improbabili pretesti riguardanti nuovamente la privacy - che l’Ufficio del Difensore Civico da noi interpellato ha dichiarato ancora una volta del tutto inconsistenti e illegittimi - il Commissario Barbetti scrive anche: “trattandosi di documentazione concernente attività implicanti a volte anche l’utilizzo di sofisticati mezzi tecnologici la loro divulgazione potrebbe recare un concreto pregiudizio agli interessi degli stessi autorizzati”. Siamo ormai oltre il limite della spudoratezza e della presa in giro di un’Istituzione come il Difensore Civico che ha il compito di tutelare i diritti dei cittadini di fronte a possibili abusi delle Amministrazioni Pubbliche. Ma, provando a prendere sul serio la trovata del Commissario, sarebbe davvero interessante sapere quali segretissime attrezzature scientifiche abbia usato in luglio a Giannutri l’allora Ministro ed oggi Commissario Europeo Frattini, oppure quali intendesse usare ad agosto quando il rapimento in Iraq del giornalista Enzo Baldoni ha interrotto la sua gita programmata a Montecristo. E Ferruccio De Bortoli, Stefania Craxi, Massimo D’alema quali incredibili ritrovati della scienza e della tecnica hanno tenuto ben nascosti nelle stive o sotto la chiglia dei panfili che li ospitavano? E’ per tutelare questo segreto che, a quanto pare, ad agosto non si sono nemmeno degnati di richiedere il necessario nulla-osta per accedere al mare di Montecristo? E quali attrezzature alla 007 nascondeva l’allegra banda di gommonauti del Ministero degli Esteri? Che interesse scientifico era celato nella gita in zona “1” di un noto politico della Regione Lazio? A quale profondità si sarà spinto il segretissimo batiscafo abissale usato da alti Funzionari, scrittori, amici e amici degli amici elbani che hanno affollato i mari proibiti dell’Arcipelago Toscano vietati ai comuni mortali? Ma forse il Parco ha posto il “segreto” perché queste centinaia di strani scienziati dilettanti estivi stanno studiando come spostare nell’Arcipelago Toscano la base di sottomarini atomici della Maddalena. Ma soprattutto, lo zelante Commissario quali altri inconfessabili nomi e privilegi vuole davvero nascondere per un lustro a LEGAMBIENTE e all’opinione pubblica, visto che scrive che “L’insistenza all’accesso (…) pone pertanto questo Ente nella necessità - tenuto conto che vanno comunque salvaguardati gli interessi alla riservatezza a favore degli autorizzati - a differire l’accoglimento della richiesta limitatamente ad un periodo dì tempo che consenta tale tutela e che può essere quantificato in cinque anni dalla data del rilascio dell’autorizzazione.”?
Montecristo dall'Elba