Torna indietro

Un aeroporto che si rischia di perdere per sempre

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 25 dicembre 2004

Egregio signor Direttore, mi presento: sono uno dei cinque lavoratori dell’aeroporto elbano. È vero l’aeroporto sta chiudendo, abbiamo la scadenza stampata come il latte al 1 febbraio 2005. La cosa buffa se così si può dire, è che la chiusura non sarà temporanea ma definitiva, in altre parole lo scalo elbano sarà cancellato dalla geografia degli aeroporti del mondo. Forse molti non hanno compreso che se la società di gestione alla quale sono intestate tutte le licenze, i decreti ministeriali ecc. cessa l’attività, vengono a decadere tutti quei “fogli” necessari per far funzionare un aeroporto internazionale e questi “fogli” sono in sostanza impossibili da riottenere. Mi chiedo se sia mai possibile che un aeroporto funzionante (abbiamo voli di linea dalla Germania, Svizzera ed Italia con connessioni per tutto il mondo per sette mesi l’anno e che molti altri piccoli aeroporti c’invidiano) debba finire così. Avevamo bisogno per sopravvivere solo di una piccola aggiunta di euro l’anno, dagli Enti Pubblici elbani, i quali hanno già sottoscritto altri “fogli” promettendo soldi a pareggio di bilancio. Questi soldi non sono mai arrivati, evidentemente erano promesse elettorali non mantenute o come le chiama qualcuno “delibere d’intenti” (non sapevamo nemmeno che esistessero le delibere d’intenti) ma resta il fatto che la società di gestione non vuole andare più avanti in queste condizioni e l’Elba rimarrà un’isola più isolata. Altra cosa buffa è che l’isola rimarrà senza una base d’appoggio per gli elicotteri della protezione civile, antincendio e del 118 notturno. Io sono un po’ ignorante in materia ma avevo sentito dire che il responsabile della protezione civile sul territorio comunale alle dipendenze del Prefetto è proprio il Sindaco, quello anzi quelli, che non erogando quanto promesso causeranno la chiusura dello scalo, ovviamente i riferimenti a fatti o persone realmente accaduti sono puramente reali. Onore al merito agli imprenditori elbani, albergatori in testa, per aver tentato di sviluppare il traffico aereo con Elbafly, anche se dati alla mano, non riuscirebbero con le tasse di scalo, a pareggiare i ns. bilanci perché un aeroporto costa, solo per fare qualche esempio: il servizio di security dovrebbe essere svolto direttamente dallo Stato ma a causa di carenza del personale militare, dobbiamo chiedere l’appoggio del nostro personale abilitato dall’aeroporto di Pisa con le relative spese di vitto e alloggio, intendiamoci non voglio fare una critica ai militari in servizio all’aeroporto che fanno veramente molto per riuscire a fare un buon servizio con le poche persone a disposizione, ma quelli di Firenze o di Livorno prima di prendere certe decisioni dovrebbero ponderare meglio gli effetti. Dobbiamo pagare la tassa sulla concessione della frequenza radio di soccorso ed è come se un’ambulanza dovesse pagare il bollo. Sull’isola non esiste un deposito costiero per il carburante avio e allora dobbiamo affittare un traghetto solo per noi per portare un’autobotte di benzina avio o jet a-1, il costo ve lo lascio immaginare, però quando andiamo a vendere il carburante ad un prezzo doppio per recuperare le spese, i colpi di “bravi ragazzi” ce li becchiamo noi ecc. ecc. Insomma l’aeroporto è sempre stato visto dagli Enti e dai privati come una ricca mucca da mungere ma abbiamo finito il latte. Qualche soldo è arrivato dalla Regione, anzi tanti 1,6 milioni di euro ma in realtà oltre a quelli utilizzati per le strutture aeroportuali, sono serviti per finanziare la messa in sicurezza del fosso La Pila e nemmeno un euro è entrato in cassa per la gestione (per legge non avrebbe nemmeno potuto). Per quanto riguarda l’aerostazione molti dicono che non ce n’era bisogno di una nuova, però hanno pensato queste persone che eravamo l’unico aeroporto in Italia in affitto? almeno con un’aerostazione nostra ci siamo liberati una tetta da una mungitrice, anche se poteva essere costruita tre anni prima (l’aerostazione, non la tetta) se non ci fossero stati degli intoppi burocratici. Insomma caro signor Direttore spero che queste righe siano lette anche dai nostri signori Sindaci che dovrebbero sapere: “Questo aeroporto ha bisogno da voi pochi euro per andare avanti ma pensate ogni passeggero quanto lascia all’economia Elbana (si parla di milioni di euro in tutto), questi passeggeri senza un aeroporto non arriverebbero in nave ma più semplicemente cambierebbero isola. Mettete da parte i dissapori, la SAT di Pisa non vede l’ora di passare all’Elba le redini o meglio la cloche dell’aeroporto, richiede però tempo e questo manca, ma se erogate adesso quanto avete sottoscritto, la condanna a morte dell’aeroporto sarebbe rimandata e ci sarebbe anche il tempo per studiare una soluzione definitiva per garantire agli elbani il diritto di fare turismo con mezzi moderni”. P.s. Buon Natale a tutti e che Babbo Natale porti in dono tanta saggezza.


Canadair a terra Aeroporto La Pila Campo

Canadair a terra Aeroporto La Pila Campo