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SOS Elba - Legambiente: 31 ragioni per bocciare il Regolamento Urbanistico

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : lunedì, 10 febbraio 2003

Legambiente e SOS Elba hanno presentato le loro osservazioni congiunte al Regolamento Urbanistico del Comune di Portoferraio. Sono 31 i punti portati in evidenza dove si contestano difformità e stridenti contrasti sia con le leggi in materia, sia nei confronti di una sensibilità ambientalista che raccomanderebbe invece interventi improntati al rispetto del paesaggio. I movimenti ambientalisti contestano la mancata aderanza e coerenza del R.U. con il Piano strutturale emesso precedentemente dal Comune di Portoferraio e sono fortemente critici nei confronti della corsia preferenziale edificatoria riservata ai residenti, ribadendo infatti l’illegittimità di un regolamento che non sia “erga omnes”. Contestano in linea generale la massiccia espansione edilizia, ben al di là dell’effettive esigenze del Comune e accusano il Regolamento di essere vago e confuso. Nello specifico criticano il metodo di conteggio dei metri quadri delle residenze da edificare, in modo da minimizzare imponenti volumetrie, escludendo dalla somma bagni, corridoi, disimpegni, ripostigli ecc., incrementando surrettiziamente del 30%/40% le superfici ammesse dal Piano Strutturale. Forti perplessità anche per quanto riguarda la trasformazione in Hotel dei palazzi del Grigolo e Coppedè (ex-uffici ENEL) visto che non si ravvisa l’immediata urgenza di ulteriori strutture ricettive. Per il Grigolo poi – suggeriscono gli ambientalisti – perché non pensare ad un Ostello della Gioventù, visto che l’Elba ne è priva? Bocciato il ripristino dell’antico Ponticello che provocherebbe serie difficoltà alla circolazione “sia per l’utilizzazione della banchina Alto Fondale, sia per i numerosi accessi all’ex compendio militare della Finanza, sia perché causerebbe un rimescolamento tra le acque del porto, spesso poco pulite e comunque vietate alla balneazione, con le acque balneabili della spiaggia delle Ghiaie”. Tuoni e fulmini per quanto riguarda la contestatissima strada pedemontana “è caratterizzata da un assurdo tracciato serpentiforme, che dovrebbe sorgere in una zona di grande pregio e quindi con un insostenibile impatto ambientale e paesaggistico, di difficile realizzazione, non prevista dal PS, che necessita di grosse opere di sbancamento e contenimento”. Giudicati sproporzionati i 90.000 mq previsti a S. Giovanni, per la realizzazione di quello che l'amministrazione definisce essere soltanto un approdo; ritenuta alquanto incongrua la realizzazione della cittadella scolastica a ridosso della zona cimiteriale, e gli ambientalisti lamentano in sostanza una disattenzione diffusa per gli spazi verdi e attrezzati che in alcuni casi risulterebbero cancellati a favore di ulteriori interventi cementificatori. Riportiamo l’elenco completo delle osservazioni presentate dal Cigno Verde e da S.O.S. Elba nella rubrica Ambiente di questo giornale.


portoferraio calata panorama

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San giovanni portoferraio

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