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Canoni demaniali, il silenzio del Governo esaspera gli operatori balneari

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : venerdì, 24 dicembre 2004

Scaduto da otto giorni il termine fissato lo scorso 30 ottobre dal Governo per la rideterminazione dei canoni demaniali marittimi e continua ancora il silenzio. Al momento, né la Camera né il Senato si sono occupati della materia e la Federazione Italiana dei Balneari F.I.B.A. Confesercenti alza la voce. “E’ incredibile- dichiara Paperini, presidente di F.I.B.A. regionale Toscana, dopo un anno di attesa ci ritroviamo a pochi giorni da Natale e ancora non sappiamo niente su quello che dovrà essere il destino delle nostre aziende. Dopo innumerevoli proroghe, dopo tante promesse circa la convocazione della categoria al tavolo tecnico, dopo tanti bei discorsi sulla volontà di questo Governo di trovare insieme alle parti interessate un provvedimento giusto, equo per le aziende balneari, continuiamo a rimanere appesi ad un filo senza sapere cosa fare la prossima stagione estiva. Ormai da tutte le Regioni si alzano cori di protesta e conferme di grande preoccupazione ai limiti della sopportazione. Eppure,- continua Paperini,- credo che da parte nostra ci sia stata tutta la collaborazione possibile e immaginabile! La nostra struttura nazionale ha avuto più di un incontro con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ci siamo adoperati per mettere in piedi una proposta di lavoro che fosse coerente e soprattutto soddisfacente sia per le casse dello Stato che per le economie delle nostre aziende, abbiamo dimostrato ampia disponibilità a rivedere le nostre posizioni purchè comunque vi fosse da parte del Governo la volontà di rilanciare- e non di mettere in ginocchio- un comparto che è sicuramente vitale per l’economia del Paese. E dopo tutto questo? Ancora silenzio. Non ne possiamo più!- E’ inammissibile! Se dovesse rimanere questo lo stato di cose e si dovesse arrivare davvero ad un aumento del 300% dei canoni demaniali marittimi siamo pronti a ritornare in piazza con una nuova manifestazione, chiamando a raccolta tutti i 6.000 balneari che erano presenti anche a ottobre dello scorso anno. Vediamo se così riusciremo ad avere un po’ di attenzione! E lo faremo insieme alle associazioni dei consumatori questa volta, perché tutti i nostri clienti sappiano che con un aumento del 300% dei canoni i primi a rimetterci saranno proprio loro!!! Forse nell’ambito della Finanziaria quella dei canoni demaniali non appare come una questione di primaria importanza- conclude Paperini- ma è ora che questo Governo capisca che tenere sospesa ad un filo, così a lungo, una categoria che è vitale per il Paese intero è solo una grossa mancanza di rispetto e di responsabilità!”


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