"Latte e Miele" al veleno, il Comune campese rifiuta la perizia sull'imbarcazione
Scritto da : Elena MaestriniPubblicato in data : mercoledì, 22 dicembre 2004
L’Amministrazione del Comune di Campo nell’Elba ha rifiutato la richiesta dei consiglieri comunali di minoranza de “La Voglia di Fare il Coraggio di Cambiare”, Baldetti Gianni, Dini Alessandro e Landi Marco, di far effettuare una perizia di parte sulle condizioni attuali e sul valore dell’imbarcazione comunale denominata “Latte e Miele”. La barca, che non è mai stata usata, era già stata oggetto di attenzione da parte della stampa alla fine dell’estate in quanto acquistata dal Comune di Campo a 67.000 Euro, mentre il precedente proprietario l’aveva pagata, già usata 5.164 Euro - In sostanza, il comune di Campo nell’Elba ha acquistato una barca di terza o quarta mano, a un prezzo che sembra essere sproporzionato di circa 10 volte in più rispetto a quanto si sarebbe dovuto pagare - L’imbarcazione, a quanto pare già di proprietà della Parmalat, era stata oggetto, inoltre, di un’interrogazione presentata a settembre dagli stessi consiglieri comunali Baldetti, Dini e Landi. La risposta dell’amministrazione comunale all’interrogazione non è stata soddisfacente sotto molti punti di vista e per vederci ancora più chiaro è stata richiesta una perizia di parte che i consiglieri comunali Baldetti, Dini e Landi avrebbero sostenuto a proprie spese. Nella risposta dell’Amministrazione si legge soltanto che “la richiesta viene rigettata, non risultando alcuna disposizione giuridica che possa costituire una simile operazione”, ma senza specificare altro. Una risposta che non ha convinto i consiglieri comunali di minoranza di Campo nell’Elba. In particolare, la necessità della richiesta di una perizia di parte era sorta il giorno in cui l’imbarcazione è stata oggetto dell’alaggio, per motivi non meglio precisati. Infatti, durante le manovre nel porto di Marina di Campo, era emerso chiaramente, che l’ancora e i motori di avviamento non funzionavano regolarmente. Quello che era sembrato l’ennesimo sperpero di denaro dei cittadini da parte di un’amministrazione pubblica si rivela oggi qualcosa di cui si dovrebbe capire ancora molto.
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