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Controcopertina: Gli albergatori sulla chiusura dell'areoporto

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : sabato, 18 dicembre 2004

Nell'apprendere dell'ufficializzazione della chiusura dell'aeroporto, riteniamo indispensabile comunicare tutto il più vivo disappunto della nostra Associazione per una vicenda che va assumendo connotati sempre più paradossali. L'aeroporto dell'Isola d'Elba è oggetto da anni di interventi di presunta riqualificazione e sviluppo, a quanto pare mai risolutivi, che sono costati milioni di euro alla collettività e che in gran parte hanno beneficiato di contributi comunitari. Malgrado ciò, e a dispetto di tutti gli sforzi fatti anche da parte della nostra Associazione per poter raggiungere un assetto definitivo e di sviluppo sostenibile nel tempo, il destino dello scalo viene ancora oggi influenzato da motivazioni e considerazioni che nulla hanno a che fare con lo sviluppo economico e il doveroso servizio pubblico dei quali la società elbana ha diritto. Il diritto alla mobilità con mezzi moderni di un'intera collettività è di fatto ostaggio di tatticismi politico-economici che rischiano di mandare in fumo anni di sforzi e di investimenti pubblici e privati. Continuiamo a ripetere da anni che lo sviluppo dello scalo non può che passare da un processo imprenditoriale valido e credibile gestito con una sinergia pubblico - privato e da un'idonea previsione normativa (continuità territoriale) che, solo unendo gli sforzi di tutti e facendo adeguate pressioni sul governo centrale, potrà essere ottenuta. Proprio per non uniformarci ai tatticismi delle varie parti, abbiamo fortemente creduto nel progetto Elbafly che, da solo, grazie ai soli incassi di handling (tariffe di decollo e atterraggio aeroportuale) sarebbe in grado di garantire il pareggio del bilancio annuale dello scalo contemporaneamente fornendo quel servizio alla collettività del quale non ci si è mai interessati fino ad ora parlando di aeroporto. Intendiamo pertanto andare avanti sulla strada intrapresa e confermare che Elbafly nascerà il 14 gennaio, proponendosi come una concreta, immediata, per ora unica e potenzialmente risolutiva risposta ai tanti dibattiti inconcludenti del passato. Nel ricordare che, comunque, con o senza quotazione in borsa, la SAT era, e per ora rimane, una società a partecipazione pubblica che all'Elba garantisce un servizio pubblico la cui interruzione è da ritenersi a nostro avviso inaccettabile, e nel ricordare che tutte le Amministrazioni Locali, Comunità Montana compresa, hanno inserito nei loro recenti programmi elettorali, la soluzione definitiva del problema aeroporto, rinnovando la nostra disponibilità a collaborare ad un progetto serio di sviluppo, invitiamo tutte le parti in causa, pubbliche e private, ad assumersi le proprie responsabilità economiche, politiche e, soprattutto morali.


aeroporto 2

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